Cesena
Eventi fino al 2027 per il millenario del Monte
L'abbazia benedettina di Cesena festeggia con tre pilastri: San Mauro, Maria Assunta, San Benedetto
Tutto il calendario delle proposte fino a marzo 2027
Conferenza stampa questa mattina in Curia
Un millenario lungo 27 anni e oltre. È quello dell’abbazia di Santa Maria del Monte a Cesena che, il prossimo anno, festeggerà mille anni dalla citazione ufficiale in un atto scritto. La fondazione effettiva del luogo di culto, invece, dovrebbe risalire al 1001. Per questo le celebrazioni del millenario si sono aperte già nel 1999, legandole al grande Giubileo del 2000, e ora, al termine di un nuovo anno giubilare, son pronte al rush finale.
Il calendario delle celebrazioni è stato presentato questa mattina, in Curia a Cesena, alla presenza dell’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, vescovo di Cesena-Sarsina, dell’abate di Santa Maria del Monte dom Mauro Maccarinelli e dell’assessore alla comunale alla Cultura Camillo Acerbi.
Una comunità viva
«L’abbazia ha rappresentato e continua a rappresentare un punto di riferimento per il territorio – ha introdotto monsignor Caiazzo – tanto per le comunità cristiane quanto per i turisti che ammirano i suoi tesori. L’abate Mauro sta vivificando questo luogo, incentivando una comunità dove stanno fiorendo nuove vocazioni, anche locali».
Il riferimento è a un ventisettenne cesenate, residente in zona Porta Santi, che si è unito alla decina di religiosi dell’abbazia intraprendendo il lungo percorso (sei anni) per diventare monaco.
Tre pilastri per le celebrazioni
Per fare memoria «di un luogo che in questi mille anni di storia ha segnato la chiesa e la città di Cesena e il territorio della Romagna sotto il profilo spirituale, culturale ed economico sociale – ha spiegato l’abate Mauro – abbiamo pensato alle iniziative secondo tre poli rappresentativi. Il primo è la figura di San Mauro vescovo di Cesena, alla cui memoria sono legate le origini della vita religiosa in questo luogo secondo la testimonianza di San Pier Damiani. Poi la Vergine Maria Assunta, titolare del monastero e del santuario annesso, e san Benedetto abate, la cui Regola ha orientato la vita della comunità monastica con la sua forza di irradiazione spirituale e umana».
Un logo significativo
Il logo del millenario si ispira ad un dipinto settecentesco, di ambito romagnolo, custodito in abbazia: «Si tratta del quadro che ritrae il vescovo Mauro con le mani alzate e che presenta, sullo sfondo, l’abbazia in costruzione. Trasmette da un lato l’idea della protezione del vescovo Mauro e della preghiera come anima di questo luogo, e dall’altro l’idea della edificazione continua sul piano spirituale e sul piano concreto di un edificio monumentale che ha vissuto costruzioni, distruzioni e ricostruzioni, e che abbisogna oggi ancora di continua cura per poter rimanere luogo significativo. Un luogo che custodisce la memoria viva della fede e della humanitas di una comunità monastica ma anche di un popolo e di una città che, costantemente, sono saliti al Monte e alla Vergine Maria a cercare una consolazione, una luce, a sciogliere un voto, una preghiera o un ringraziamento»
Celebrare il millenario, per l’abate «significa riappropriarsi dell’identità del Monte come luogo di veglia e di preghiera» citando il salmo 90 dove mille anni agli occhi di Dio «sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte».
Mano tesa dal Comune
L’assessore alla Cultura Camillo Acerbi ha dato la disponibilità del Comune di Cesena «ad aprire la Malatestiana agli eventi del millenario, oltre a organizzare navette per facilitare l’accesso al Monte. L’abbazia, dall’alto, è una lucerna accesa sulla città».
Una metafora, questa, che si scontra con le diverse luci fuori uso del complesso, dalla croce sulla sommità («inaccessibile per questioni di sicurezza») a quelle che illuminano l’abside. Anche se, hanno assicurato assessore e abate, esiste già un progetto di Hera per rifare gli impianti di illuminazione del Monte, della Cattedrale e della Rocca Malatestiana.
Dal Comune arriva anche la massima disponibilità a coinvolgere l’Abbazia e la Diocesi nelle iniziative del 2028 legate a Forlì e Cesena capitali della Cultura, nel caso in cui questo sogno dovesse concretizzarsi.
Il calendario delle iniziative
Le celebrazioni del Millenario si apriranno domenica 18 gennaio 2026 (in occasione di san Mauro, patrono secondario della Diocesi) con una celebrazione, alle 18, presieduta dall’Abate primate dell’Ordine di San Benedetto Jeremias Schröder.
Lunedì 2 febbraio alle 20 celebrazione della Giornata della vita consacrata, presieduta da monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo.
Da marzo a giugno 2026, in abbazia, nel chiostro e nella sala Pio VII, sarà allestita una mostra di grafica antica sul tema della Passione, in prossimità della Pasqua (esposizione di stampe antiche sui cicli evangelici della passione e risurrezione di Cristo).
Sabato 21 marzo, solennità del transito di San Benedetto, alle 11 celebrazione presieduta dall’Abate presidente della congregazione Sublacense Cassinese Ignasi M. Fossas. Prima di questa, alle 9,45, l’abate Fossas terrà la conferenza “Il Capitolo del monastero come luogo di governo nella responsabilità e fraternità”, iniziativa legata al restauro degli affreschi della sala capitolare dell’Abbazia. Saranno invitate le oltre 40 aziende che hanno contribuito economicamente e non.
Venerdì 1° maggio solennità della dedicazione della chiesa abbaziale, alle 11 celebrazione presieduta dall’abate Mauro Maccarinelli.
Nel mese di maggio 2026, ogni sera alle ore 21 “memoria mariana” e celebrazione di Compieta, tranne l’ultimo giorno del mese quando si terrà il tradizionale pellegrinaggio diocesano alla Madonna del Monte (partenza da via Pascoli).
Da agosto all’autunno 2026, in abbazia, nel chiostro e nella sala Pio VII, sarà allestita “Omaggio alla Madonna del Monte”, mostra di grafica antica (esposizione di stampe antiche a tema mariano).
Il 15 agosto alle 18, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, celebrazione presieduta dall’arcivescovo Caiazzo.
Nel corso del 2026 (in date da definire) è previsto anche un ciclo di 4/5 conferenze pubbliche: “Parole e temi della Regola di San Benedetto per il nostro presente e futuro”.
Venerdì 22 e sabato 23 gennaio 2027, si terrà un convegno del Centro Storico Benedettino Italiano (con sede proprio al Monte).
La chiusura del millenario sarà domenica 24 gennaio 2027 (sempre in occasione di San Mauro) con una celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza episcopale italiana.
Al termine del millenario, verosimilmente nel marzo 2027, sarà presentato il volume monografico “L’abbazia di S. Maria del Monte: mille anni di storia”. Un volume di cui si favoleggia sin dal ’99 e che, dopo tanti rinvii, è in corso di preparazione.