Foro annonario, ristorante in arrivo

Il punto in Commissione consiliare. La sfida: "Portare la città dentro il foro"

Foro annonario (foto archivio)

Cambio di rotta per il Foro annonario di Cesena: all’orizzonte un nuovo nome e l’apertura di un ristorante.

Il punto in Commissione

Anche se bisognerà attendere ancora un poco per conoscere nel dettaglio i piani di Cia Conad, che verranno svelati ufficialmente tra una decina di giorni, si sa che l’avvio del rilancio è previsto per i primi mesi autunnali dopo i lavori di restyling che si terranno in estate. La cooperativa di riferimento del territorio che gestisce la rete di supermercati associati a Conad, ha interamente rilevato la struttura con la liquidazione dei soci della Foro annonario Gest, la società che gestisce il project financing. Il punto della situazione è stato fatto nel corso della riunione congiunta della 1° e 2° Commissione consiliare lunedì scorso in Municipio. “Una location, nel cuore della città, che rappresenta il suo pregio e nello stesso tempo il suo limite – ha piegato Stefano Gavelli, presidente della Foro Annonario Gest -. Gli anni dal 2018 al 2024 sono stati molto difficili per la precedente gestione: più volte si è pensato di portare i libri in tribunale a causa dell’insostenibilità finanziaria. Si è arrivata all’acquisizione da parte nostra perché quest’anno sarebbe stato quello del baratro. Abbiamo saldato il debito con la banca sborsando 2 milioni di euro”.

Tutti gli spazi attivi entro l’anno

Nei mesi scorsi le prime azioni si sono focalizzate su due ambiti: rafforzata sia la sicurezza (dopo i pericolosi episodi causati da raggruppamenti di ragazzi) sia la pulizia dei locali. “L’attuale Foro non è all’altezza del centro storico di Cesena, che è tra i più vivi della Romagna – ha proseguito Gavelli -. Sono previsti una serie di interventi di almeno 500mila euro tra opere edili, impiantistiche e altre, più il piano di comunicazione al fine di apportare una nuova enfasi. Si lavorerà sugli aspetti comunicativi ed estetici, tra cui un nuovo brand. A livello commerciale non ci aspettiamo un exploit, riteniamo abbia trovato infatti il suo equilibrio. C’è un blocco di negozi ancora vuoto, ma abbiamo sottoscritto un contratto con un nuovo locatore legato all’ambito della ristorazione che aprirà entro fine anno. La parte più difficile sarà portare la città dentro il foro”.

Commercio e cultura insieme

Per l’architetta Laura Bissi il principio fondamentale su cui verterà il rinnovamento dei locali è “coniugare la vocazione commerciale dello spazio con quella attrattiva-turistica-culturale per diventare un ulteriore tassello di valorizzazione del centro”. Intanto si è registrato un riscontro molto positivo da parte delle associazioni che hanno aderito all’invito di utilizzare gratuitamente gli spazi all’interno del Foro. Una modalità che non si esaurirà nel tempo, assicurano i vertici di Cia Conad.

Dalla politica, preoccupazioni e speranze

Dai banchi dell’opposizione il consigliere Marco Casali ha affermato che “bisogna voltare pagina: non c’è più né il foro né il mercato coperto e mi auguro che la società non agisca indisturbata”.  È intervenuto anche l’assessore allo Sviluppo economico Lorenzo Plumari: “Dall’agosto 2024 sono stati 30mila gli accessi al Foro da parte dei cittadini che si sono rivolti allo Sportello facile comunale, posizionato al primo piano. Alla luce della crisi del piccolo commercio, per noi questa struttura rappresenta un volano per rilanciare il centro storico”.