Cesena
Fratelli d’Italia punta su Stefano Spinelli: “Farà un risultato storico”
«Stefano Spinelli non ha bisogno di presentazioni, essendo persona nota per l’impegno professionale da avvocato, per l’impegno politico in Consiglio comunale a Cesena, per quello nelle associazioni culturali. Si è sempre distinto come punto di riferimento per i cittadini e noi siamo orgogliosi e contenti di averlo ancora come candidato». Così l’onorevole Alice Buonguerrieri ha lanciato, oggi pomeriggio al Caffè Barriera, la candidatura del legale cesenate a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna.

Spinelli, già candidato nel 2020 per FdI e da quell’anno responsabile regionale al Dipartimento Istruzione del partito di Giorgia Meloni, in provincia affianca Maria Vittoria Cesaretti (assessora a Sarsina) e, dal forlivese, Maria Gabriella di Pentima, Luca Pestelli e Massimiliano Pompignoli (uscito di recente dalla Lega). «La nostra lista di candidati è stata chiusa in modo celere, ben prima di altri» ha chiosato Buonguerrieri. Che, riferendosi a una «Regione monocolore dalla sua nascita, governata in modo ideologico» si è detta certa che «Stefano Spinelli farà un risultato storico in provincia di Forlì-Cesena».
Le prime parole del candidato sono state per la presidente Meloni, con la quale si trova in piena sintonia: «Il suo discorso negli Stati Uniti, al ritiro del Global citizen awards, sull’Occidente come sistema dei valori in cui la persona è centrale, dove uomini e donne sono uguali e liberi, con democrazia e Stato di diritto, per la sacralità della vita, è il contrario dell’ideologia woke, del multiculturalismo, della teoria gender e del tentativo di ridefinire le parole per ridefinire i valori».
Temi che sono anche di competenza della Regione: «Pensiamo alla legge sulla omotransnegatività, che vuole portare progetti su questi argomenti nelle scuole. O ai due milioni di euro, e altri due in arrivo, per le associazioni Lgbt+».
Tra gli aspetti della politica regionale che più stanno a cuore a Spinelli («ma non sono certo gli unici») c’è il dissesto idrogeologico, da lui sollevato già cinque anni fa, il lotto zero della Secante cittadina, la sanità e la denatalità.
«La Regione destina alla Sanità il 70 per cento del proprio bilancio e, nonostante questo, restano molti problemi, a partire dalle lunghissime liste d’attesa per gli interventi. Anche i Cau, che non hanno sgravato i pronto soccorso, devono entrare in sinergia con i medici di base. C’è tanto da rivedere, a partire dal rapporto medico-paziente e l’assistenza nell’ultima parte della vita. Servono tavoli di progettazione comuni che ribaltino l’impostazione verticistica, secondo una vera sussidiarietà».
Per contrastare la denatalità, una strada possibile per Spinelli è quella imboccata dalla Regione Umbria: «Hanno potenziato i centri per le famiglie, resi strutturali i contributi, ampliato il diritto allo studio. Una legge a tutto tondo per la famiglia e per la natalità».
Mentre per gli anziani: «gli standard regionali delle Rsa sono da aumentare, con una maggiore partecipazione dell’ente pubblico ai costi sostenuti dalla famiglie».
In provincia di Forlì-Cesena, alle elezioni regionali, il mondo cattolico che vota per il centrodestra troverà tra i candidati possibili anche Roberto Buda, in corsa per Forza Italia. Non c’è il rischio di “cannibalizzare” i voti tra i cattolici di centrodestra? «I rapporti con lui sono di amicizia – premette Spinelli – ma lui sta facendo il suo percorso e io il mio. Ritengo che in Fratelli d’Italia si riesca a fare un lavoro di un certo tipo, cosa che non vedo in altre realtà. Non è più il tempo del Pdl, che univa Forza Italia e Alleanza nazionale. Ad ogni modo, i temi che porto avanti non sono solo “cattolici”: riguardano la persona umana, nella sua interezza. Io sono certo un uomo, padre, italiano e cristiano, parafrasando Giorgia Meloni, ma opero nell’ottica di tutela della persona umana».
Al termine della conferenza stampa è stato annunciato un convegno, che vedrà Stefano Spinelli come moderatore e la presenza dell’onorevole Buonguerrieri, organizzato dall’associazione Il Crocevia e Nazione futura sul tema “Siamo davvero liberi?”. L’appuntamento, lunedì 7 ottobre alle 21 al palazzo del Ridotto, vedrà l’intervento dell’editore Francesco Giubilei e del giornalista e scrittore Francesco Borgonovo, autore del volume “Malefici. Come rompere gli incantesimi del pensiero unico”.