Cesena
Furti alle cliniche San Lorenzino e Malatesta Novello, recidivo finisce in carcere
Un tunisino senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, ha anche danneggiato l'auto della Polizia che lo arrestava
Si era introdotto in due strutture sanitarie di Cesena per rubare e poi ha danneggiato l’auto della Polizia: in carcere uno straniero con diversi precedenti a suo carico.
Furto al “San Lorenzino”
Nei giorni scorsi le volanti del Commissariato di Cesena hanno ricevuto la segnalazione di un’operatrice sanitaria della clinica “San Lorenzino” che riferiva di aver colto sul fatto un uomo che si era introdotto in clinica per rubare e che subito si era dato alla fuga. Due pattuglie si sono portate in via Natale dell’Amore, dove l’operatrice ha fornito una descrizione dell’individuo, riferendo che lo stesso aveva asportato dalla struttura un dispositivo informatico.
Episodio alla clinica “Malatesta Novello”
Nel giro di pochi minuti, fa sapere il Commissariato, i poliziotti hanno ricevuto una nuova comunicazione via radio dalla sala operativa che li avvisava che era giunta un’altra segnalazione relativa a un soggetto che si sarebbe introdotto in un’altra clinica, la “Malatesta Novello”, poco distante da lì, rubando un tablet. I poliziotti si sono portati subito sul posto e qui sono riusciti a intercettare il soggetto, che corrispondeva alla descrizione appena ricevuta, mentre ancora si trovava tra le due porte antipanico della clinica.
Danneggiata l’auto della Polizia
Gli agenti hanno controllato l’uomo che aveva ancora in mano il tablet appena sottratto. Nel corso della verifica, il soggetto, un tunisino senza fissa dimora di 44 anni già noto alle forze dell’ordine, ha assunto una condotta aggressiva e violenta contro gli agenti, tanto da costringere gli operatori ad ammanettarlo e ad accomodarlo nell’auto di servizio dove tuttavia non si è placato e ha danneggiato la vettura con calci.
Misura cautelare
Accompagnato negli uffici del Commissariato, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato consumato e tentato furto, resistenza a pubblico ufficiale con danneggiamento aggravato ai danni dell’auto di servizio. Il giudice in dibattimento ha convalidato l’arresto e ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere, su richiesta della Procura, considerato il rischio di reiterazione e vista la pluralità di condanne a suo carico per fatti analoghi.