Cesenatico
Già espulso dall’Italia, ritorna a spacciare. Arrestato dai Carabinieri
Un albanese di 33 anni, già noto con un altro nome, trovato con 60 dosi di cocaina
I Carabinieri di Cesenatico, nella serata di mercoledì 5 marzo, hanno arrestato un 33enne cittadino albanese, quale presunto autore di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arresto, fa sapere il Comando provinciale dell’Arma, è scaturito al termine di un’articolata attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, messa in atto da tempo dai militari che, durante predisposti servizi, avevano notato movimenti e incontri sospetti.
“Fiorente attività di spaccio”
L’altra sera un uomo è stato sorpreso subito dopo la cessione di cocaina, suddivisa in due dosi, a un acquirente del luogo. Il 33enne, nella circostanza, è stato subito bloccato e arrestato dai Carabinieri, che hanno poi proceduto alla perquisizione domiciliare, dalla quale è emerso come avesse messo in atto una “fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti”, in quanto sono state rinvenute 60 dosi di cocaina per complessivi 35 grammi, pronte per essere messe nel mercato, materiale per il confezionamento delle dosi e una somma di denaro provento di spaccio. Le sostanze stupefacenti rinvenute, assieme a un bilancino di precisione e al denaro, sono state sequestrate e messe a disposizione della Procura della Repubblica di Forlì.
Già in Italia con altre generalità ed espulso
Durante le operazioni, l’arrestato ha esibito un documento, regolarmente emesso dalle autorità albanesi, che riportava delle generalità discrepanti con quelle a conoscenza dei Carabinieri di Cesenatico, che in passato lo avevano già arrestato, peraltro per il medesimo reato, con altre generalità e con le quali era già stato espulso dal territorio nazionale. Al termine delle specifiche procedure d’identificazione, è stata confermata l’esatta identità dell’uomo, che nel frattempo aveva ottenuto dalle autorità albanesi un parziale cambio di generalità, il quale, essendo stato espulso, aveva il divieto di rientrare in Italia per cinque anni, violazione per la quale è stato ulteriormente deferito all’Autorità Giudiziaria.
Arresto convalidato
Al termine delle attività, il 33enne, su disposizione del sostituto di turno della Procura della Repubblica di Forlì, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma Carabinieri, in attesa dell’udienza di convalida, che si è tenuta ieri, nel corso della quale il giudice del Tribunale, rinviando la decisione per i termini richiesti dalla difesa, ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre giorni a settimana presso la competente Stazione Carabinieri, il tutto prima della prevista nuova espulsione.