Cesena
Giancarlo Brighi, l’associazione Terre centuriate: “Uomo legato alla sua terra”
"Conosceva ogni fosso e canale di scolo della pianura centuriata e si entusiasmava nel verificare come scorreva l'acqua al loro interno, poiché da buon ingegnere ma anche uomo di campagna, sapeva che le acque devono scorrere", dicono di lui dall'associazione cesenate che ha inviato un appassionato ricordo del prof
L’associazione Terre centuriate aps ha inviato in redazione un ricordo del professor Giancarlo Brighi deceduto ieri (cfr pezzo al link qui sotto) i cui funerali sono stati fissati per domani, 14 agosto, nella chiesa parrocchiale di Bagnile. Ricordiamo che Brighi fu tra i fondatori delle Terre centuriate, così come lo ricordano gli amici che ora guidano l’associazione, guidata oggi da Michele Ceccaroni.
Di seguito il testo dell’associazione Terre centuriate aps
Uomo che si entusiasmava nel vedere scorrere l’acqua
L’associazione Terre Centuriate Cesenati ricorda la figura del suo fondatore e presidente onorario Giancarlo Brighi. Uomo profondamente legato alla sua terra, conosceva ogni fosso e canale di scolo della pianura centuriata e si entusiasmava nel verificare come scorreva l’acqua al loro interno, poiché da buon ingegnere ma anche uomo di campagna, sapeva che “le acque devono scorrere”, come recita il titolo del suo più conosciuto lavoro sulla Centuriazione, e mai come in questi anni di grandi piogge e alluvioni abbiamo capito come questa regola sia fondamentale per la struttura del nostro territorio.
In sella alla sua bicicletta
L’associazione vuole ricordarlo così, in sella alla sua amata bicicletta, intento a misurare le distanze tra decumani, cardi e intercisivi, e verificare le precise pendenze dei terreni dove le acque scorrono verso Nord-Est fin dal III secolo a. C.
Fu il fondatore delle Terre centuriate
Fu Giancarlo a costituire insieme a un piccolo gruppo di cittadini di Bagnile il primo nucleo fondativo di quello che negli anni diventerà l’Associazione Terre Centuriate, quando nel 1990 a seguito degli scavi del Canale emiliano romagnolo (il Cer) furono recuperati e presentati al pubblico i primi reperti di epoca romana repubblicana, oggi dentro al museo archeologico di Cesena, ahinoi, ancora chiuso in attesa del restauro. Da quei ritrovamenti sono partite tutte le iniziative di studio e divulgazione del territorio centuriato tra le quali ricordiamo i pannelli turistico culturali distribuiti nelle 12 frazioni della pianura cesenate (oggi totalmente rinnovati), il convegno pubblico Curva Cesena con interventi autorevoli dei professori Susini, Gelichi, Raimondi e della soprintendente di Ravenna Maria Grazia Maioli (recentemente scomparsa) a cui seguì la relativa pubblicazione.
Le sue ricerche anche nel territorio cervese
Da abitante di terre di confine spinse le sue ricerche nell’adiacente cervese dove esiste una Centuriazione romana organizzata secondo regole geometriche differenti da quella cesenate per la necessità di controllare le dominanti “acque salse” che occupavano grandi aree di terra prossime a una linea di costa alcuni chilometri più arretrata rispetto alla linea attuale. Il suo libro “Teri svolti e teri dreti” resta ancora oggi lo studio più approfondito della Centuriazione cervese, realizzata dal console Pompilio Lenate a cui dobbiamo anche la fondazione della colonia di Forum Popilii, ma purtroppo anch’essa ancora così poco valorizzata dalla amministrazione di Cervia.
Il museo della Centuriazione
Vogliamo ricordare il grande lavoro di sostegno portato avanti da Giancarlo per la realizzazione del progetto del Museo della Centuriazione nei terreni di via Pozzo a Bagnile, nei poderi con annesso casale tipico romagnolo noto come casa Fiumana, acquisito dal Comune, inserito con variante al Prg 2000 per essere destinato alla valorizzazione e divulgazione della Centuriazione, progetto rimasto incompiuto ancora oggi.
Appassionato di Giulio Cesare
Ricordiamo infine il suo appassionato interesse per la figura di Giulio Cesare e la storica data di attraversamento del Rubicone la notte del 49 a.C., evento che Terre Centuriate ripropone ogni anno con la camminata della “Notte inquieta di Cesare”. Ci restano le sue diverse pubblicazioni e articoli, ma soprattutto la sua grande capacità di osservatore dei segni antichi ancora presenti nei terreni agricoli, segni che provengono dal passato, ma che ci dicono come deve essere mantenuto l’equilibrio di una terra dalla millenaria vocazione agricola.
Il tempo dei saluti
È tempo di salutarci Giancarlo. Da lassù potrai ammirare meglio il grande reticolato romano metafora di un ordine delle cose che non sembra più appartenere a questi difficili tempi che viviamo.