Giostrina del parco Cesuola: “Sensibilizzare all’uso corretto”

L'intervento della presidente di Quartiere dopo l'incidente che ha gravemente ferito un bambino di 6 anni, ricoverato al "Bufalini"

Dopo l’incidente a un bambino di 6 anni ricoverato all’ospedale ‘Bufalini’, accaduto lo scorso giovedì, la giostrina inclusiva nell’area giochi del parco Cesuola è finita sul banco degli imputati

La richiesta: rimuoverla perché ritenuta pericolosa

Alcuni genitori hanno espressamente chiesto al Comune di rimuoverla perché ritenuta pericolosa. Sotto accusa, in particolare, la sbarra di metallo posizionata nella parte a terra che ruota (su cui è caduto il piccolo riportando un trauma ai reni), necessaria però per permettere l’uso a un bambino in carrozzina impedendo che venga sbalzato fuori.

Il quartiere Cesuola: “Segnaletica per un uso corretto dei giochi”

Sulla vicenda si è subito attivato il Quartiere Cesuola. “Appena saputo il fatto mi sono confrontata con gli altri consiglieri: abbiamo condiviso che il problema non è la giostra, bensì l’uso improprio che a volte se ne fa – spiega la presidente del Quartiere Ilenia Minotti -. Ho scritto al vicesindaco Christian Castorri, competente per la manutenzione pubblica, e all’assessore Lorenzo Plumari, che ha la delega ai Quartieri, chiedendo che l’Amministrazione si attivi per installare una segnaletica che sensibilizzi i genitori, o chi ha la responsabilità del bambino in quel momento al parco, sul corretto uso di questi giochi”.
Già in passato alcuni bambini si sono fatti male, riportando lievi danni, giocando sulla giostrina. Ma è anche vero che non di rado capita di vedere un uso scorretto da parte dei bambini, come l’esagerata velocità della giostra oppure più di uno sull’altalena inclusiva, e genitori disattenti, considerando si tratta di giochi di età prescolare.

“Togliere la giostrina andrebbe a danno dei bambini con disabilità”

I giochi inclusivi sono stati inaugurati nel febbraio del 2022 nell’ambito del progetto ‘Carta Bianca 2018’, esaudendo una delle richieste dei cittadini. “Sono stati i primi giochi in città rivolti in particolare ai bambini con disabilità, per noi un fiore all’occhiello grazie anche all’impegno di Amleto Gazza che mi ha preceduto – ricorda Minotti -. Appena installati una mamma mi disse che finalmente aveva visto sua figlia sorridere al parco perché poteva giocare anche lei come tutti gli altri. Togliere la giostrina andrebbe a loro danno”.