Cesena
Gli “Amici della Malatestiana” finanziano il restauro di due antichi codici
Torna a splendere il manoscritto di Gellio. Messi circa 9mila euro per nuovi interventi nel 2026
Nuovi restauri per i Codici della Malatestiana antica grazie all’associazione “Amici della Biblioteca Malatestiana”.
Collaborazione fra Comune, associazione e Biblioteca
“Questo è un momento importante – ha detto oggi in conferenza stampa l’assessore alla Cultura Camillo Acerbi -. Prosegue una lunga e preziosa collaborazione fra Biblioteca, associazione e Comune grazie a iniziative di preservazione del patrimonio e di approfondimento culturale”.
“Siamo attivi da 12 anni – ha spiegato Giordano Conti, presidente degli “Amici della Biblioteca Malatestiana” ed ex sindaco di Cesena -. La nostra mission è di collaborare con il Comune e la città per salvaguardarne il patrimonio. Siamo 150 iscritti, tutti volontari. In dieci anni abbiamo raccolto oltre 19.300 euro per restaurare una dozzina di Codici. Ora ne aggiungiamo 8.897 per recuperarne altri due. Si tratta di operazioni delicatissime realizzate con tecnologie avanzate”. Oltre ai restauri, ha ricordato Conti, l’associazione è impegnata nell’organizzazione di incontri e iniziative: “Si va dal ciclo “Malatestiana e dintorni” sulla storia della città, con conferenze di esperti di alto livello, al concorso “Bibliotechiamo”, rivolto agli studenti delle scuole superiori, senza dimenticare il gioco “Cacciaparola” per i ragazzi delle medie e i viaggi culturali, per visitare alcune delle più belle biblioteche antiche del nostro Paese”.
Due opere presto sotto i ferri
“I due nuovi restauri finanziati dagli “Amici della Malatestiana” – ha illustrato il direttore scientifico della Biblioteca Paolo Zanfini – riguarderanno i manoscritti malatestiani Sinistro IX.4 (Alberto Magno, De anima) e Sinistro XX.2 (Plinio il Giovane, Epistularum libri novem)“. Le risorse derivano dalle quote associative, dai viaggi compiuti dall’associazione, e dalle due pubblicazioni “Viaggi” e “Madri”, curati dalla socia Elide Giordani. “Dopo il via libera della Soprindendenza e l’affidamento dei lavori – ha detto direttore scientifico – il restauro dovrebbe durare fra i cinque e gli otto mesi ed essere pronto nell’autunno 2026″.


Un manoscritto tornato a splendere
Fresco di restauro, sempre grazie all’associazione, è il manoscritto Sinistro XVI.4 (Gellio, Noctes Acticae), costato 2.427,80 e realizzato dalle restauratrici Maria Roberta Stanzani e Silvia Bondi. “L’intervento – ha spiegato Zanfini, mostrando il volume ripristinato ai presenti – si è concentrato sulla legatura che presentava sbrecciature, lacune ed erosioni. Il piatto anteriore era privo di un elemento metallico e con una borchia sulla parte inferiore instabile. Altri interventi erano necessari sul capitello inferiore, sui nervi di testa e sull’indorsatura. Si è agito sulle controguardie e sulla cucitura del primo fascicolo, che si era completamente distaccato“. Nello specifico, “dopo la depolveratura con pennelli e la pulizia con gomme specifiche, si è proceduto alla rimozione dell’adesivo di indorsatura, al distacco della controguardia anteriore, al rinsaldo delle lacerazioni delle carte, all’integrazione delle lacune, alla ripresa del capitello e della cucitura con inserimento del fascicolo volante e al fissaggio. Non da ultimo il risarcimento delle lacune e fori sul cuoio della coperta, oltre al consolidamento dell’elemento metallico sul piatto anteriore”.
Altri contributi per i restauri
Oltre agli “Amici della Malatestina” sono diversi i contributi ricevuti per interventi di restauro conservativo dei preziosi manoscritti della Biblioteca antica cesenate. Zanfini ha ricordato quelli finanziati da privati cittadini e dal Rotary Club Cesena, intervenuto di recente con un service da 13mila euro. “A loro – ha assicurato – dedicheremo altri momenti di ringraziamento”. Per quanto riguarda i testi dell’Aula del Nuti, “ora quelli del lato destro sono stati tutti restaurati. Al lato sinistro ne mancano ancora più di trenta”.
