I Popolari per Cesena aderiscono alla “rete di Trieste”

La prima riunione il 14 e 15 febbraio, a Roma

Da sinistra: Zoffoli, Labruzzo, Amadori, Biguzzi

Il 14 e 15 febbraio, a Roma, presso il Th Hotel (ex “Domus Mariae”, in via Aurelia 481), si riunisce per la prima volta la “rete di Trieste”, network di amministratori locali di ispirazione cristiana nato a margine della Settimana sociale dello scorso luglio.

“Una novità nel panorama politico italiano”

Sono oltre 300 gli amministratori che hanno già comunicato la loro presenza. Alla rete aderiscono anche i Popolari per Cesena. “Come rete politica – spiegano in una nota Francesco Biguzzi, Carmelina Labruzzo e Matteo Amadori – negli ultimi cinque anni abbiamo coinvolto nell’impegno politico tante persone provenienti dal mondo dell’associazionismo cattolico e laico, rappresentando un’autentica novità nel panorama politico locale e non solo. Ci è parso del tutto naturale essere tra i promotori di una rete nazionale che si propone di favorire il dialogo politico intorno alle esigenze concrete delle persone e delle comunità”.

“Un nuovo stile: la via del dialogo”

Nell’invito rivolto agli amministratori, i principali animatori della rete, Francesco Russo ed Elena Granata, hanno usato parole chiare: «C’è chi vive di nostalgie, chi coltiva il sogno mai sopito di un nuovo partito. Tuttavia, è molto più complesso e coraggioso generare nuove condizioni di ascolto e condivisione, far innamorare i giovani della politica, recuperare il senso di una partecipazione collettiva. Per questo, a Roma, il 14-15 febbraio, tenteremo di piantare il seme di un nuovo stile: un impegno generoso e gratuito per la politica, sia territoriale che nazionale. Continuare sulla via del dialogo, organizzare la partecipazione, trovare linguaggi comuni e azioni condivise: è un obiettivo ambizioso, forse addirittura più importante che fondare un nuovo partito».

Il programma di sabato 14 febbraio

Il programma romano prevede l’inizio dei lavoro venerdì 14 febbraio alle 15, con i saluti di Giuseppe Notarstefano, presidente dell’Azione Cattolica italiana. Segue l’introduzione di Elena Granata, vicepresidente del Comitato organizzatore della Settimana sociale di Trieste. La prima tavola rotonda del venerdì pomeriggio, coordinata da Marco Damilano, prevede gli interventi dell’ex parlamentare Paola Binetti, del leader di Demos Paolo Ciani, dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, del segretario di “Persone e Comunità” Giuseppe Irace, del presidente della Fondazione per la sussidiarietà Giorgio Vittadini. Una finestra di lavoro chiusa con una prima sintesi di Francesco Russo, ex parlamentare e attuale vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Seguiranno i lavori di gruppo tra i partecipanti.

Il programma di sabato 15 febbraio

La mattinata di sabato 15 febbraio si aprirà alle 9 con l’intervento di monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente del Comitato per le Settimane sociali, e con l’introduzione tematica di Antonio Campati, docente all’Università Cattolica di Milano. Seguirà il panel dedicato agli amministratori e coordinato dal vicedirettore di “Avvenire” Marco Ferrando: vi parteciperanno il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, la deputata dell’Assemblea siciliana e sindaca di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo, la sottosegretaria in Regione Piemonte Claudia Porchietto, la presidente dell’Umbria Stefania Proietti. Dopo gli amministratori, prenderanno la parola voci giovani ma già autorevoli nel dibattito politico: quella di Bernard Dika, portavoce della Presidenza regionale toscana, di Giulia Milani, della Comunità di Connessioni, di Eugenio Russo (Conthackto), di Margherita Scalfi (consigliera municipale a Milano). L’ultimo panel di sabato 15 febbraio, alle 12, vedrà intervenire Matteo Gianni (Movimento politico per l’unità), Leonardo Becchetti (tra gli estensori e promotori del «Piano B» e dello «spartito per il Paese»), Francesco Scoppola (presidente Agesci) e Daniela Storani (Argomenti 2000).