Il sindaco di Sarsina al Giubileo: “Questi giovani sono lontani dalla solita retorica”

La testimonianza del primo cittadino della città plautina: "Il Papa ci ha invitato ad aspirare a cose grandi"

Il sindaco di Sarsina Enrico Cangini a Roma per il Giubileo dei giovani
Il sindaco di Sarsina Enrico Cangini a Roma per il Giubileo dei giovani

Un giovane sindaco tra migliaia di coetanei

Stanco, ma rigenerato nello spirito. Così dice di sé il sindaco di Sarsina, Enrico Cangini, di ritorno dal Giubileo dei giovani chiusosi ieri nella spianata di Tor Vergata, a Roma. Dopo l’impresa lungo gli oltre 300 chilometri del Cammino di San Vicinio portato a termine nel settembre 2024 in nove tappe, tre in bici e sei a piedi, Cangini quest’anno ha preso parte a un altro tipo di maratona. Da giovedì 31 luglio fino a ieri ha partecipato al Giubileo dei giovani.

Cangini, un giovane sindaco (classe 1992) tra i tantissimi giovani da tutto il mondo si è prestato per qualsiasi lavoro ci fosse da svolgere. Ha giocato a carte, è stato con gli alpini. Ha dialogato con molti ragazzi. Ha stretto nuove amicizie. Anche lui ha risposto all’invito della Chiesa e del Papa: ritrovarsi tutti insieme nella città eterna per dare un segnale di fratellanza ai popoli della Terra.

Di seguito pubblichiamo una sua testimonianza.

In cammino con altri 200 giovani della Diocesi

“Se Leone chiama noi ruggiamo” era la scritta che campeggiava a Tor Vergata tra le tante fatte dai giovani Romagnoli, in un tripudio di colori e bandiere che hanno sbalordito occhi e cuori. In questi giorni trascorsi a Roma ho avuto la fortuna di camminare assieme a 200 giovani della nostra Diocesi (guidati da don Marcello Palazzi e dall’arcivescovo Antonio Giuseppe), adolescenti, determinati e coraggiosi, pieni di voglia di mettersi in gioco. (cfr pezzo al link qui sotto)

Lontani dalla retorica dei luoghi comuni

La retorica che spesso leggiamo, di giovani abbandonati a loro stessi e anestetizzati dalle tecnologie, era lontana mille miglia dalla vitalità e dalla speranza che si sprigionavano dalla “spianata” della periferia romana. In quelle ore, mi sono tornate alla mente le migliaia di giovani, entusiasti e vitali, che affollavano le strade delle nostre comunità in occasione dell’alluvione, desiderosi di aiutare e di servire il bene comune.

Stanco, ma rigenerato nello spirito

Son tornato stanco nel corpo, ma rigenerato nello spirito. È stato per me un grande dono poter dialogare con loro, tanto da trovare nuova carica per affrontare il mio servizio politico.

Aspirare a cose grandi

Le riflessioni che si sono succedute durante il Giubileo invitavano a volgere lo sguardo verso una sola direzione: “trova qualcosa che ti occupi il cuore e donale la vita” ci ha detto Nicolò Govoni giovedì in piazza San Pietro. E ancora sua Santità Leone, nella veglia di sabato, ha ribadito l’urgenza di avere il coraggio di aspirare a cose grandi.

Andare controcorrente

Un chiaro mandato alle nuove generazioni ad andare controcorrente, ma ancora di più ad essere sale della terra e luce del mondo.