Diocesi
Il vescovo Douglas nell’omelia della Messa in piazza San Pietro/1: “Dal deserto, la gioia di credere”
“La storia di coloro che si sono avventurati nel seguire il Maestro di Nazareth è segnata da successi, ma anche da fallimenti. Sembra tuttavia che questi ultimi siano prevalenti”. Il vescovo Douglas Ha iniziato con queste parole l’omelia della Messa in corso in questo momento in piazza San Pietro a Roma, dopo l’udienza con papa Francesco che visto la presenza di oltre 12.000 persone, di cui oltre 2.500 da Cesena-Sarsina.
“Fallimenti dunque – ha proseguito il presule -. Sono passati 2000 anni: ma continua il rifiuto, l’indifferenza verso il Maestro di Nazareth, anche nel nostro mondo; oggi la chiamiamo ‘desertificazione spirituale’ (Cfr Francesco, Evangelii gaudium, 86).) Per questo papa Benedetto XVI indisse un Anno della fede constatando come una vasta area del mondo sia toccata da un deserto spirituale e viva come se Dio non esistesse. “In questi decenni – commentava Benedetto XVI, aprendo l’Anno della fede – è avanzata una «desertificazione» spirituale. (…) E’ il vuoto che si è diffuso. Ma è proprio a partire dall’esperienza di questo deserto, da questo vuoto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua importanza vitale per noi uomini e donne. (…) Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio, e così indicare la strada” (11 ottobre 2012). L’esperienza del fallimento della predicazione continua ancora oggi nel suo corpo mistico, la Chiesa.