Diocesi
In 80 da Cesena a Roma al Giubileo degli adolescenti. “Con un pensiero a papa Francesco”
Partiranno domani mattina per una tre giorni tra Acilia e la capitale. Promossa dall'Azione Cattolica diocesana, le parole dei responsabili Acr Arianna Brasina e Daniele Toni
“Il Pontefice verrà salutato quando in città ci sono tanti adolescenti, presente e futuro della Chiesa, uniti nel Giubileo dedicato alla speranza: un messaggio perfetto”. Arianna Brasina e Daniele Toni sono i responsabili dell’Azione Cattolica ragazzi, promotrice della proposta
Cinquantacinque i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. Venticinque gli educatori
Per la prima volta, un Giubileo dedicato agli adolescenti. Per la prima volta, in una Roma tra festa e lutto per la morte di papa Francesco. Sarà una ‘prima volta’ speciale per i 55 ragazzi adolescenti che dal territorio diocesano vivranno giorni di Giubileo a loro dedicati, insieme a 100mila ragazzi provenienti da ogni dove.
Zaino in spalla, i ragazzi che da domani venerdì 25 fino a domenica 27 aprile saranno a Roma hanno tra gli 11 e i 17 anni e saranno accompagnati da 25 educatori maggiorenni. Capofila della proposta è l’Azione Cattolica diocesana. I ragazzi sono delle parrocchie di Martorano, San Mauro in Valle, Bagnarola, Case Finali, Santo Stefano, Madonna del Fuoco, San Pietro, Pioppa e San Giorgio, dal Centro Urbano, Ponte Pietra e Villachiaviche.
Domattina partenza all’alba
La partenza è alle 6 di domani mattina in pullman con ritrovo al parcheggio del centro commerciale “Montefiore”, a Cesena. Da lì in tarda mattinata raggiungeranno la cittadina di Acilia, a un’ora di distanza dalla capitale. Saranno ospitati tutti insieme presso una parrocchia, punto di riferimento per i tre giorni. Da Acilia, nel pomeriggio di domani i ragazzi raggiungeranno la chiesa dei santi Pietro e Paolo in zona Eur a Roma, dove animeranno la Via Lucis con le stazioni della Risurrezione e delle Pentecoste. La mattina di sabato vivranno l’animazione a loro dedicata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie in Trionfale per poi, nel pomeriggio, vivere un pellegrinaggio verso una delle Porte Sante delle basiliche romane. La mattina di domenica, sveglia presto per partecipare alla Messa in piazza San Pietro alle 10,30, celebrata dal cardinal Pietro Parolin.
Troveremo la bellezza di essere in tanti, pur nello spaesamento di questi giorni, nell’abbraccio della Chiesa”
Arianna Brasina ha 24 anni ed è della parrocchia di San Pio X alle Vigne. È responsabile dell’Azione Cattolica ragazzi della Diocesi di Cesena-Sarsina e insieme a Daniele Toni è referente della proposta: “La scelta di accompagnare i ragazzi al Giubileo, senza nessun adulto di riferimento o sacerdote, non è stata fatta a cuor leggero, ma abbiamo una buona proporzione educatori-ragazzi – – le parole di Arianna -. Nei mesi scorsi, interfacciarci a livello nazionale è stata una sfida e occasione di crescita. Vivremo la particolare coincidenza con i funerali di papa Francesco. All’inizio, abbiamo avuto timore di non poter partire. C’è poi stato il dispiacere di vedere cancellati alcuni appuntamenti per i ragazzi. Ma subito dopo ho pensato che è bella la presenza di tanti ragazzi a Roma. Papa Francesco verrà salutato quando in città ci sono tanti adolescenti, presente e futuro della Chiesa, uniti nel Giubileo dedicato alla speranza: un messaggio perfetto. L’evento del Giubileo degli adolescenti non perde di significato, ma anzi aggiunge una sfumatura inaspettata, triste e concreta”.
Il programma in parte annullato
Il programma iniziale del Giubileo degli adolescenti prevedeva una grande festa dedicata ai ragazzi al Circo Massimo, nel pomeriggio di sabato. E la canonizzazione del giovane Carlo Acutis, durante la celebrazione di domenica mattina in piazza San Pietro. La festa è stata annullata, e la canonizzazione rinviata perché è un atto papale.
Daniele Toni ha 34 anni ed è della parrocchia di Martorano di Cesena. Con Arianna condivide la responsabilità diocesana dell’Azione cattolica ragazzi. Con curiosità vive il giorno di vigilia del Giubileo degli adolescenti: “Ora ci sembra di aver perso un poco di Giubilo, con la morte di papa Francesco – le parole di Daniele -. Cercheremo di dare il massimo per far vivere ai ragazzi un’esperienza completa di crescita e di confronto con tanti coetanei. Papa Francesco è stato di tutti, e i giovani lo hanno sentito così vicino. Insieme, troveremo la bellezza di essere in tanti, pur nello spaesamento di questi giorni, nell’abbraccio della Chiesa”.
