Cesena
In centro apre “Cà Nostra” con cucina specializzata “gluten free”
La titolare Katia Fabretti ha trasferito la sua attività da Cesenatico a Cesena. L'intero menù è pensato per chi ha intolleranze alimentari
Una nuova attività di ristorazione in centro a Cesena.
Da Cesenatico a Cesena
Inaugurato oggi pomeriggio il ristorante “Cà Nostra” della chef cesenate Katia Fabretti, in corso Garibaldi 57, a due passi dal teatro Bonci. L’attività si trasferisce da Cesenatico, dove aveva aperto i battenti nel 2014.
“Una cucina salutare per tutti”
“Proponiamo una cucina per tutti – spiega la chef -. Siamo specializzati in carne, pesce, pizza, vegetariano e vegano, tutto senza glutine. L’intero menù è pensato per chi ha intolleranze alimentari, perché salute e cucina viaggiano assieme”. Fabretti sottolinea anche l’utilizzo di “farine e ingredienti ad alta digeribilità” e “l’affumicatura a vista per conferire più gusto ad alcune pietanze”. La titolare di “Cà Nostra”, un passato da pasticciera e poi la specializzazione in cucina senza glutine e vegana, è anche nutrizionista e ha scritto due libri editi da Il Ponte vecchio: “Celiachia a tavola” e il recentissimo “Diabete a tavola”.
Il plauso dell’assessore Plumari
Dall’assessore alle Attività economiche Lorenzo Plumari “un grande in bocca al lupo a “Cà Nostra”. È sempre positivo l’arrivo di una nuova attività nel centro storico, soprattutto nel periodo natalizio. Mancava una ristorazione così specializzata e questo è un ulteriore valore aggiunto per la città. Grazie a Katia Fabretti per aver scelto Cesena”.
Malossi (Fipe): “Cucina italiana è convivialità”
Presente al taglio del nastro anche il presidente della Fipe Confcommercio cesenate Angelo Malossi che ha ricordato che “proprio ieri la cucina italiana è stata riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco (vedi notizia al link sotto, ndr). Il prestigioso riconoscimento valorizza non solo la qualità delle nostre tradizioni culinarie, ma la convivialità, la sostenibilità e il ruolo sociale, che sono il valore aggiunto della cucina italiana”.