Dall'Italia
Ivan Graziani oggi avrebbe compiuto 80 anni. Il ricordo
Tutti ricordano il brano "Agnese dolce Agnese"
Tra i pezzi più famosi anche “Lugano addio”
Novafeltria (Rimini) la sua città d’adozione
Oggi avrebbe compiuto 80 anni un notevole esponente della musica italiana: Ivan Graziani. Nato a Teramo il 6 ottobre 1945 e morto a Novafeltria (Rimini) il primo gennaio 1997, Graziani è stato un cantautore e chitarrista innovativo, che ha intrapreso un approccio inedito al rock, fuori dal modello anglosassone.
Le diverse esperienze
Dopo esperienze giovanili minori, nel 1966 ha fondato una sua band, Ivan e i Saggi (chiamata in seguito Anonima Sound), insieme a Walter Monacchi e a Velio Gualazzi (il padre del cantautore e pianista Raphael Gualazzi). Lasciati gli Anonima Sound, nel 1972 ha pubblicato i primi 45 giri con gli pseudonimi di Rockleberry Roll e Ivan & Transport. In più ha lavorato come autore e turnista per artisti come la Premiata Forneria Marconi (PFM), Lucio Battisti, Bruno Lauzi, Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Nel 1973 è uscito il suo primo album, “Desperation”, con testi in inglese. Un anno dopo la PFM aveva pensato a Graziani come voce della band, salvo ripensarci.
Il successo “Lugano addio”
Nel 1977, Ivan Graziani si è fatto conoscere al pubblico con la pubblicazione dell’album “I lupi”, contenente la bellissima e struggente “Lugano addio”. Da qui è iniziata l’incredibile carriera di Graziani, costituita da 15 album in studio, due postumi, due dal vivo, 27 raccolte, un EP e una miriade di successi. Il “cursus honorum” musicale di Graziani si è consolidato con tre storici album: “Pigro” del 1978, “Agnese dolce Agnese” del 1979 e “Viaggi e intemperie” del 1980. “Pigro” è un “concept album” (un album firmato da canzoni accomunate dallo stesso tema) sulla pigrizia mentale, con famose canzoni come “Pigro” e “Monna Lisa”. Il secondo album annovera la stupenda “Agnese”. Infine “Viaggi e intemperie” contiene quello che è considerato il brano più famoso del repertorio del cantante, “Firenze (canzone triste)”, arrivato quinto al Festivalbar del 1980.
Nel 1995 l’ultimo album
Ivan Graziani è stato sempre attento alle tematiche sociali e, a dimostrazione di ciò, nel 1989 ha inciso “Guagliò guagliò” sulle stragi del sabato sera e che allora è stata distribuita gratuitamente nelle discoteche italiane. Nel 1995 è uscito il suo ultimo album, il live “Fragili fiori e… livan”. L’artista teramano si è esibito durante la prima edizione del Premio Tenco nel 1974. In più ha partecipato a tre Festivalbar e a due festival di Sanremo. In Liguria è arrivato 17esimo nel 1985 con “Franca ti amo” e settimo nel 1994 con “Maledette malelingue”. Ha interpretato se stesso in tre film: “Terzo canale – Avventura a Montecarlo” di Giulio Paradisi (1970), “Italian Boys” di Umberto Smaila (1982) e “Arrivano i miei” di Nini Salerno (1982).
Intitolato un parco pubblico a Novafeltria
La società e la musica italiana hanno saputo ricordarlo in tanti modi. La prima con iniziative come l’intitolazione di un parco pubblico a Novafeltria, mentre la seconda con sentiti omaggi, tra i quali i concerti del figlio Filippo e la commuovente cover di “Agnese”, cantata da Zucchero e inserita nell’ album “Discover II” del 2024. Oltre alla musica, Ivan Graziani aveva coltivato un’altra passione, sicuramente meno conosciuta: quella per le arti figurative. Nel 1968 si è diplomato come pittore all’Accademia di Belle Arti di Urbino, anche se ha sempre privilegiato la scultura e il disegno. Gli è sempre piaciuto disegnare e, a tal proposito, ha detto una frase emblematica del suo essere uomo e artista libero dalle logiche umane: “Il disegnatore è libero di fare quello che vuole, invece il cantante è sempre nelle mani di troppa gente”.