Cesena
La celletta della “Madonna di Sasso”, sulla facciata del Duomo
La storia travagliata della statua scolpita tra la fine del 1400 e l'inizio del 1500 per la piccola chiesa di san Lorenzo
Dalla metà del 1700, sulla facciata della cattedrale di Cesena, svetta la celletta della “Madonna di Sasso”.
La collocazione della celletta
Situata sul lato destro della facciata della cattedrale di Cesena, in piazza Giovanni Paolo II, già piazza Pia, la statua della “Madonna di Sasso” è inserita in una nicchia. È stata posta sul muro della cattedrale molto probabilmente dall’allora vescovo di Cesena Guido Orselli. L’anno esatto è sconosciuto, ma di sicuro è compreso tra il 1734 e il 1763, quando Orselli è stato presule cesenate.
Una storia travagliata
La statua è stata scolpita tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500 da un Gottardi, orafo e scultore lombardo, vissuto a Cesena, il cui nome di battesimo è ignoto. L’artista l’aveva realizzata per una chiesetta intitolata in città a san Lorenzo, ispirandosi alla statua della Beata Vergine Maria dell’antico complesso abbaziale di san Lorenzo. Sia la statua originale sia l’abbazia sono andate distrutte da un’esondazione del Savio. La nuova chiesa dedicata al santo martire si trovava vicino a uno dei mulini della “società Molini“, situata vicino al confine est dell’ippodromo, dove oggi scorre il Savio. Per questo motivo, la statua della “Madonna di Sasso” era conosciuta con il nome di “Madonna dei Molini” o “Madonna del Savio“. Il 12 marzo 1670, anche questo luogo di culto è andato distrutto da un’esondazione e i resti sono stati utilizzati per la costruzione della chiesa-santuario di santa Maria del Suffragio.
L’ultimo trasloco
È stata però salvata la “Madonna di Sasso” e portata in un’altra chiesa sempre dedicata a san Lorenzo, situata nella sopraelevazione della Fornaci dell’attuale via Zuccherificio. Nel 1711 anche questo oratorio ha cominciato a subire lo sbandamento del Savio, risolto dalla canalizzazione nel 1765-1766. Prima di quest’ultimo periodo, la statua è stata però portata alla cattedrale cesenate, dove si trova tutt’ora. Si presenta agli occhi di chi la ammira come se fosse in piedi, avvolta da un mantello. La Madonna, che tiene in braccio Gesù bambino, mostra dorature e, sul basamento, il nome dell’autore.
