La chiesa di Cesena-Sarsina saluta il suo pastore

Cattedrale stracolma per la Messa di commiato iniziata alle 18. La celebrazione si può seguire in diretta sulla pagina facebook e sul canale You tube del Corriere Cesenate. Il testo del saluto del vicario generale

È in corso dalle 18 la Messa di commiato per il vescovo Douglas Regattieri. Cattedrale stracolma, presenti le autorità civili e militari, i familiari e tantissimi fedeli

Cattedrale di Cesena stracolma per il saluto al vescovo Douglas. È in corso, con diretta sulla pagina facebook e sul canale You tube del Corriere Cesenate, la Messa di commiato con la quale la Chiesa di Cesena-Sarsina saluta in maniera ufficiale il suo pastore.

La celebrazione solenne è iniziata in Cattedrale alle 18, presieduta dallo stesso, monsignor Regattieri. Tantissimi i presenti, a destra i familiari di monsignor Douglas, a sinistra le autorità civili e militari. Tra gli altri il prefetto Rinaldo Argentieri, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca con i gonfaloni del Comune, i primi cittadini di Sarsina, Enrico Cangini, Longiano, Mauro Graziano, Gambettola Eugenio Battistini e Mercato Saraceno Monica Rossi.

La celebrazione è accompagnata dal Coro diocesano Alma canta con oltre 100 elementi, diretto da Nicoletta Bettini e Andrea Ugolini.

Al termine della celebrazione eucaristica è previsto un buffet negli spazi di palazzo Ghini, in corso Sozzi, a Cesena.

La Messa di oggi, sabato 8 marzo, segue il concerto che si è tenuto in Cattedrale la sera dell’1 marzo, a cura del coro “Terra promessa” di Cesenatico. Concerto con cui si è voluto ringraziare e rendere omaggio al vescovo per il suo servizio pastorale in Diocesi iniziato il 12 dicembre 2010.

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Il vescovo Douglas Regattieri pronuncia l’omelia. “Ringrazio per le gioie e le lacrime versate per la navigazione calma e per le notti di tempesta” ha detto il pastore.

“La missione che ora mi attende mi rimanda ancora al silenzio – ha aggiunto – Ti attendo, Signore, ho una gran voglia di vederti e, insieme a te Maria. Bisogna imparare a congedarsi bene, con il sorriso. Questa è la saggezza degli anziani. Grazie, fratelli carissimi, so che mi accompagnerete con la vostra preghiera”.

Pubblichiamo di seguito il testo di saluto pronunciato dal vicario generale della Diocesi, monsingor Pier Giulio Diaco.

Omnibus omnia factus sum. Mi sono fatto tutto per tutti”

Con queste parole dell’apostolo Paolo alla primitiva comunità cristiana di Corinto, parole che ha sentite particolarmente sue, Eccellenza, domenica 12 dicembre 2010, ha iniziato il suo servizio episcopale nella nostra Chiesa di Cesena-Sarsina, oltre quattordici anni fa.

In quella celebrazione, della terza domenica di Avvento, volle fare riferimento a san Giovanni Battista, come indicato dalla liturgia, senza dimenticare che al precursore di Gesù è dedicata questa chiesa Cattedrale e che il Battista è patrono della città di Cesena.

“Così vorrei essere anch’io – concludeva nell’omelia – nuovo pastore del popolo santo di Dio che è in Cesena-Sarsina. All’inizio del mio ministero che mi è stato affidato dalla benevolenza del Pastore dei pastori, elevo al Padre la mia preghiera che vorrei – ne sono certo – fosse sostenuta e accompagnata anche dalla vostra.

Nello stemma episcopale, poi, ha voluto inserire un segno particolare, quello della croce di pietra, la più antica di Cesena, custodita nella cripta dell’Abbazia di Santa Maria del Monte. Lo ha fatto per esprimere il legame con il nostro territorio che si impegnava ad amare e servire.

La Parola di Dio e la devozione mariana

Oltre agli altri due riferimenti principali:

l’amore per la Parola di Dio, che in questi anni ha testimoniato spezzando il pane della Parola nelle omelie e meditazioni che ci ha offerto.

la devozione mariana, espressa in particolare nelle feste patronali della Madonna del popolo, come il giorno dell’Assunta alla Madonna del Monte, dove si è recato a cadenza mensile in pellegrinaggio per impetrare con la preghiera il dono delle vocazioni.

Le visite pastorali

“Mi sono fatto tutto per tutti”. È avvenuto in diverse, tante occasioni. Anzitutto con le due visite pastorali per le quali ha dedicato molto del suo tempo, per incontrare tutte le realtà della Diocesi sparse sul territorio, le categorie e i gruppi come le singole persone, per ascoltare, incoraggiare, indirizzare, per esprimere vicinanza, in particolare agli ammalati e agli anziani nelle proprie case.

Il congresso eucaristico

Un ministero ricco di tanti progetti pastorali, che sarebbe troppo lungo ricordare… Nel maggio del 2016 il Congresso Eucaristico diocesano portò a compimento il lavoro dei primi cinque anni, ricchi di orientamenti pastorali, e segnò il passaggio ad un nuovo quinquennio segnato dalle riflessioni sui diversi ambiti ed esperienze di vita.

Un ministero vissuto nel segno della carità

Un ministero, il suo Eccellenza, vissuto nel segno della carità: per l’attenzione rivolta a tutti, la cura verso i poveri, l’impulso dato alla Caritas Diocesana, alle associazioni di volontariato, alle opere di accoglienza affidate all’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII” fondata dal servo di Dio Don Oreste Benzi, alle visite e catechesi tenute ai carcerati nella casa circondariale di Forlì.

I viaggi missionari

Diversi sono stati i viaggi di carattere missionario per visitare i luoghi segnati dalla presenza dei nostri sacerdoti “fidei donum”, di religiosi e religiose sparsi in varie regioni e continenti: dall’America Latina, con il Venezuela e la Colombia, all’Africa e all’India.

Le ordinazioni di preti e diaconi

Dopo appena sei mesi dal suo ingresso in Diocesi, nel giugno 2011, le prime ordinazioni presbiterali. Superate – ahimè – di molto dai sacerdoti per i quali ha celebrato la messa esequiale. Numerosi i diaconi permanenti che hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine sacro da lei negli anni del suo episcopato. Come ricca è la ministerialità laicale, specialmente di coloro che si prendono cura di anziani e ammalati portando, nelle loro case, il dono della Santa Comunione non potendo essi venire in chiesa, a causa dell’età avanzata e della salute precaria.

Anniversari significativi

Anni segnati da alcuni anniversari significativi. Dall’evento storico della visita di papa Francesco a Cesena, domenica 1 ottobre 2017, ricorrendo i trecento anni dalla nascita di papa Pio VI Braschi, al bicentenario della morte dell’altro papa nativo di Cesena, Pio VII Chiaramonti. Celebrazioni iniziate nell’agosto 2023 e protrattesi per un anno intero.

La pandemia e l’alluvione

Anni, i più recenti, segnati a livello mondiale dalla pandemia, con i tanti lutti, le conseguenti e amare restrizioni alla vita pubblica come la sospensione e il cambiamento delle iniziative ecclesiali. Tante volte abbiamo constatato come questi eventi abbiano accelerato processi di allontanamento dalla partecipazione ai sacramenti, dalla vita della Chiesa, ma non dalla fede, dalla solidarietà e intraprendenza tipica della nostra gente, dimostrata soprattutto in occasione dell’evento calamitoso dell’alluvione del 16 maggio 2023.

I santi di casa nostra

Anche nei momenti segnati dal dolore, dalla solitudine e da grande smarrimento, non è mai mancata una sua parola di conforto, di prossimità, di speranza cristiana, sempre illuminata dalla Parola di Dio. Alla comunità ecclesiale di Cesena-Sarsina non è mancata, in passato come negli anni più recenti, la testimonianza dei santi… di casa nostra. Lo dimostra il fatto che cinque fratelli e sorelle della nostra terra sono oggi venerabili: hanno cioè esercitato eroicamente nella loro vita le virtù umane e cristiane: Madre Teresa Lega, fratel Giovanni Nadiani, Angelina Pirini, padre Guglielmo Gattiani, don Quintino Sicuro.

Abbiamo ricordato, lo scorso anno il cinquantesimo anniversario della morte del servo di Dio don Carlo Baronio, mentre lei, Eccellenza, ha avviato l’iter processuale, aprendone la fase diocesana, della Causa di beatificazione di don Giancarlo Bertozzi e dei coniugi Pistocchi, il diacono Consilio e la moglie Bruna Buratti.

La testimonianza personale

Al di là di quanto si è potuto realizzare, sotto la sua guida e la collaborazione di tanti operatori nella vita pastorale, ciò che rimarrà, in noi, è la testimonianza personale che ci ha dato, quella di un uomo dedito alla preghiera, all’ascolto della Parola di Dio e delle persone, alla cura della formazione dei sacerdoti e dei diaconi, degli operatori pastorali, di tutto il popolo affidato al suo ministero, come lo stile sinodale della Chiesa oggi ci chiede.

Il grazie in una preghiera

Quante volte dovremmo dirle “grazie!”. In questa celebrazione eucaristica, esprimiamo al Signore la lode e il ringraziamento più sincero. E, prima che il pastore benedica il suo popolo, la preghiera dei fedeli per il proprio vescovo: Per questo avrei cercato di comporre una preghiera:

Signore Gesù,

tu hai mandato i tuoi Apostoli a predicare il Regno di Dio

e li hai confermati con lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste

affinché fossero ministri e pastori del tuo gregge,

uniti attorno a Pietro, loro capo.

Ricolma della tua grazia il vescovo Douglas,

che per quattordici anni

ha amato e servito la nostra comunità diocesana di Cesena-Sarsina,

con generosa dedizione,

testimoniando in prima persona

l’espressione di San Paolo:

“mi sono fatto tutto per tutti

per salvarne ad ogni costo qualcuno.

Ma tutto io faccio per il Vangelo,

per diventarne partecipe anch’io”.

Accompagnalo, Signore, con il tuo aiuto

e ricompensalo per il bene che ha fatto in mezzo a noi.

Aiutaci a fare tesoro della testimonianza e degli insegnamenti ricevuti.

E così poter essere una comunità unita, perseverante e concorde nella carità fraterna.

Fa’ che siamo docili nell’accogliere e custodire i doni del tuo Spirito,

per camminare alla tua sequela e crescere nella fede,

saldi nella speranza,

fino all’incontro definitivo ed eterno con Te,

Signore Gesù,

nel regno del Padre.

Amen.

La preghiera continuerà

Eccellenza, ne siamo certi: continuerà ad essere “tutto per tutti”. Anche se dovremo aggiungere la parolina “emerito” al suo essere vescovo, non viene meno l’essere pastore, padre, fratello. Le assicuriamo che continueremo a pregare per lei e la ringraziamo di cuore.