Cesena
La storia di “Ema, pesciolino rosso” al Pascal-Comandini
“L’uomo è uno scolaro e il dolore è il suo maestro” è la frase di Gandhi con cui Gianpietro Ghidini riassumerebbe le tante riflessioni proposte ai circa 500 studenti del Pascal-Comandiniche hanno ascoltato la sua testimonianza.
Ghidini è un padre che nel 2013 perse il figlio Emanuele di 16 anni, dopo che il ragazzo assunse droghe ad una festa tra amici. A seguito di quel tragico evento, papà Gianpietro ha fondato l’associazione “Ema Pesciolino rosso” tenendo circa 2.000 incontri in 10 anni, raggiungendo studenti e studentesse di tutta Italia.
Ieri mattina, ha fatto tappa per la prima volta al Pascal-Comandini, proponendo tante considerazioni sul senso della vita, sul dolore, sull’importanza del perdono, sulla speranza che ci deve accompagnare anche nei momenti più bui. Gianpietro Ghidini ha invitato i ragazzi a non lasciarsi illudere dalla felicità effimera del denaro, ha consigliato loro di fronteggiare le difficoltà della vita confidandosi con familiari e adulti e ha sottolineato l’importanza di non temere il dolore né gli errori che possono essere occasione di crescita e di consapevolezza.
Terminato l’incontro, tanti ragazzi si sono fermati per ringraziare e salutare personalmente papà Gianpietro. Numerosi sono stati gli abbracci profondi, silenziosi, commossi.
“Quanti hanno partecipato a questo prezioso momento di formazione umana – dicono gli insegnanti del Pascal-Comandini – hanno ricevuto un grande messaggio di speranza, scoprendo che anche dal dolore più profondo può rinascere un autentico desiderio di vita”.