L’arresto di Cecilia Sala. Libera: “Inaccettabile attacco all’informazione esercizio di libertà”. Acli: “le sia permesso di rientrare subito in Italia”

L'appello delle due associazioni che condannano l’immotivato arresto della giornalista detenuta in Iran

Nella foto, Cecilia Sala
Nella foto, Cecilia Sala

Sempre più immotivato l’arresto della nostra connazionale

L’appello di Libera

Il giornalismo non si arresta. È inaccettabile, è un attacco all’informazione esercizio di libertà. Si faccia tutto il necessario per liberare Cecilia in tempi brevi. Abbiamo bisogno del suo modo di informare e raccontare storie”. È l’appello lanciato da Libera dopo l’arresto in Iran della giornalista Cecilia Sala. A Libera si affiancano le Acli e tutte le forze democratiche del Paese nel condannare l’immotivato arresto della giornalista.

E quello delle Acli

Cecilia Sala “sia liberata e le sia permesso di rientrare subito in Italia”, scrivono le Acli. “La libertà di stampa è una delle libertà costitutive di un sistema democratico e non è ammissibile che una giornalista, munita di regolare visto, venga arrestata e imprigionata in un carcere per prigionieri politici, in base ad accuse inconsistenti. Le Acli sono vicine a Cecilia Sala e alla sua famiglia, che sta vivendo giorni di grave apprensione. Invitiamo il Governo a fare ogni sforzo possibile, affinché la giornalista sia restituita subito alla sua famiglia e al suo lavoro”, è l’appello del presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia.