L’assessore regionale Felicori in visita ai luoghi simbolo della cultura cesenate

Ieri pomeriggio l’assessore regionale alla Cultura e al Paesaggio, Mauro Felicori, che in passato è stato anche dirigente del Comune di Bologna oltre che dirigente generale della Reggia di Caserta, ha visitato i luoghi simbolo della cultura e della fede di Cesena.

Si è recato alla Biblioteca Malatestiana, al Teatro Alessandro Bonci, all’Abbazia di Santa Maria del Monte e a Villa Silvia.

Nella sua escursione Felicori è stato accompagnato dalla consigliera regionale Lia Montalti, dall’assessore alla Cultura del Comune di Cesena Carlo Verona, dalla dirigente del settore Biblioteca Malatestiana e Cultura Elisabetta Bovero e ha incontrato il sindaco Enzo Lattuca.

Durante la visita alla Basilica benedettina del Monte – dove erano presenti anche rappresentanti dell’associazione culturale “Benigno Zaccagnini” e della società “Amici del Monte” – , fulcro cittadino della fede mariana che si erge sul colle Spaziano e dove si trova custodita una raccolta di circa 700 ex voto, l’assessore è stato accolto dal superiore della comunità don Mauro Maccarinelli e ha potuto ammirare l’incantevole biblioteca con una sconfinata raccolta di antichi volumi, il laboratorio riservato al restauro degli stessi, le vetrine contenenti le tavolette dipinte degli ex-voto, realizzate e donate nei secoli dai tanti cesenati miracolati dalla Madonna e che nei fatti esprimono la religiosità e l’arte popolare. Felicori ha visitato anche la cripta dove si trovano l’antica croce di pietra, risalente al IX secolo, e il sarcofago dove fu sepolto san Mauro.

Alla fine del tour presso l’Abbazia, si è soffermato qualche istante per osservare attentamente la meraviglia della pala del Francia, da poco restaurata e ritornata agli antichi splendori.

L’idea avanzata all’assessore regionale sarebbe quella di ottenere il riconoscimento delle antiche tavole votive come “patrimonio dell’umanità” presso l’Unesco. Felicori d’accordo su questo aspetto ha proposto, inoltre, di valorizzare ulteriormente questa immensa ricchezza artistica popolare attraverso una catalogazione digitale degli ex voto che, nei fatti, ne consentirebbe una maggiore diffusione e conoscenza.

[Fotogallery di Sandra e Urbano]