Massa di Sarsina celebra il patrono San Giovanni

È l'unica celebrazione annuale nella piccola frazione sarsinate. Storia di una comunità

Celebrazione del patrono San Giovanni a Massa di Sarsina (giugno 2020)

Domenica 29 giugno alle 17, la piccola frazione di Massa di Sarsina vivrà la festa del patrono San Giovanni Battista, unica celebrazione dell’anno nell’antica chiesa posta sul monte bagnato dai fiumi Savio e Para

Don Renato Castellani ultimo parroco

Dopo la Messa, la tradizionale agape richiamerà anche gli ex parrocchiani che per l’occasione ritornano al luogo natio.

È stata, Massa, una delle prime parrocchie a perdere il parroco residente già nel 1951, quando il giovane don Clemente Matassoni, che era a Massa dal 1948 subito dopo l’ordinazione sacerdotale, venne nominato padre spirituale nel Seminario e si traferì di Sarsina, tornando a Massa solo nel fine settimana. Venne poi affidata al parroco di Monteriolo fino al 1963, e in seguito per alcuni anni a don Vicinio Caminati da Sarsina, originario della parrocchia. Dal 1967 al 1969 vi andò, sempre dal Seminario di Sarsina, don Antonio Zaccheroni, e infine don Renato Castellani fino al 2009.

“Nella chiesa senza uno stile particolare, piuttosto tozza, predomina il bellissimo pavimento in lastroni, ormai sostituito dovunque – sottolinea don Daniele Bosi, originario di Sarsina -. Proprio qui è infisso, ai piedi dell’altare, un frammento di cippo funerario in marmo bianco, con iscrizione Q. MVRCIV, del I o II secolo d.C. Una parte di colonna circolare in marmo venato cipollino sostiene l’acquasantiera”.

In antico, era detta “Massa rusticorum”. Nel diploma di Federico II, del 1220, si trova la sola denominazione “Massa”. Nella canonica, un palazzo signorile con soffitti pitturati, ora proprietà privata, si trovano ancora due camini in pietra serena, uno dei quali porta impresso lo stemma della famiglia Fabbri ed è datato 1459.

Chiesa e canonica hanno avuto importanti lavori di restauro nel 1866. Ha una storia che fa invidia: già nel documento del 1127 è ricordato l’importante castello di Massa con la parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista.

Nel 1986 un radicale restauro

L’antichissima chiesa, più volte rimaneggiata nei secoli, ha subito un radicale intervento di restauro nel 1986.

Nei sec. XVI i castelli di Massa, Casalecchio, Pagno, Bianzano e Segutano sono governati dai conti Bernardini di Massa. Già feudo antico del vescovo di Sarsina, viene conquistato da Uguccione della Faggiola, finendo poi ai Conti di Urbino. Fino al 1965 faceva parte del Vicariato di San Martino e l’ordine in cui si invitava alle feste era: pievano, parroco di Pagno, parroco di Rivolpaio.

Negli anni Ottanta venne rubata la campana del 1464 e l’altra del 1353. Maneggiato i ladri il sostegno, cadde rovinosamente al suolo la prima volta che venne suonata. Ora è al Museo diocesano, spaccata in 12 pezzi. Nel 1990 vennero donate due campane nuove dalla famiglia che aveva comprato nel frattempo la canonica, in memoria della madre.