Maxi-sequestro dei Nas. Spezie, salumi e prosciutti ritirati da un salumificio del cesenate

Sequestrate merci per circa 30 mila euro di valore

In prosecuzione della campagna già avviata da oltre un mese volta al controllo e alla vigilanza sul settore della lavorazione delle carni e della produzione di salumi, i Nas di Bologna hanno eseguito nei giorni scorsi una ispezione presso un salumificio/prosciuttificio collocato a Cesena.

Irregolarità rilevate

I Carabinieri del Nas, in una nota inviata alla stampa, fanno sapere che hanno rilevato diverse irregolarità. In particolare:

  • la mancata ottemperanza alle previste cautele pest-control, atteso il verificato malfunzionamento di una saracinesca che, essendo aperta ormai da diversi mesi, lasciava il laboratorio di lavorazioni carni esposto al potenziale rischio di accesso di infestanti dall’esterno;
  • nei laboratori e nei magazzini delle materie prime, si rinvenivano ingenti quantitativi di spezie e condimenti scaduti anche da più di dieci anni, destinati ad essere usati nel processo produttivo dei salumi, oltre a carni, salumi, prosciutti e budelli per insacco con shelf-life superata da molto tempo ovvero anonimi ed irrintracciabili;
  • nel piazzale antistante lo stabilimento l’abusivo allestimento e il conseguente utilizzo di una ampia cella frigo positiva adibita allo stoccaggio di alimenti e spezie;
  • l’irregolare attività di congelamento di prosciutti, che rimanevano appunto congelati a -18°C per lunghi periodi, anche di 2/5 mesi, prima di essere affettati, scongelati e confezionati in buste termo-sigillate in Atm per la vendita al dettaglio con in etichetta una scadenza di circa 80 giorni dall’affettatura e dall’inserimento delle vaschette di vendita.

Sequestri e sanzioni

I militari impiegati hanno provveduto al sequestro amministrativo di 1.036 kg di spezie con shelf-life superata sin dall’anno 2013, di circa 307 kg di salumi vari anonimi/irrintracciabili o scaduti e di circa 255 kg di carni e prosciutti congelati. Il valore commerciale complessivo della merce sequestrata si attesta intorno ai 30.000 euro.

Sono state inoltre contestate sanzioni amministrative, per un totale di 12.000 euro.

I militari operanti hanno richiesto inoltre l’intervento sul posto di personale veterinario della competente Ausl che ha emesso gli opportuni provvedimenti prescrittivi e la diffida all’utilizzo della cella-deposito allestita abusivamente.