Valle Savio
Mercato Saraceno ha ricordato la tragedia del ponte Zingone
Commemorato ieri il 77esimo anniversario del crollo in cui persero la vita 19 operai
La comunità di Mercato Saraceno ieri si è riunita a Montecastello per commemorare il 77esimo anniversario del crollo del Ponte Zingone, la più grave tragedia sul lavoro del secondo dopoguerra in Italia.
La tragedia
Il 30 aprile 1948, alle 17, durante le fasi finali della costruzione dell’imponente ponte sul fiume Savio, le impalcature cedettero improvvisamente sotto il peso del cemento e delle strutture, trascinando nel vuoto 19 operai e ferendone gravemente altri 20. Le vittime provenivano da diversi comuni del territorio: Mercato Saraceno, Sogliano al Rubicone, Sant’Agata Feltria e Sarsina. Tra le storie più strazianti ricordate, quella di Giuseppe Angeloni, un ragazzo di soli 15 anni, al suo primo giorno di lavoro, che rimase intrappolato tra le travi metalliche dell’armatura, perdendo la vita dopo una lunga agonia.
La cerimonia
La cerimonia ha avuto inizio con la celebrazione della Messa nella chiesa di Montecastello, seguita da un corteo accompagnato dalla banda “Santa Cecilia” di Bagno di Romagna. Il corteo ha raggiunto il monumento dedicato alle vittime dell’incidente, dove è stata deposta una corona d’alloro in loro memoria. I bambini presenti hanno deposto un fiore per ciascun lavoratore caduto, simbolo di un passaggio di memoria tra generazioni.
Alla cerimonia, fra gli altri, hanno partecipato: Giovanni Paglia, assessore alle Politiche abitative, lavoro e politiche giovanili della Regione Emilia-Romagna, Monica Rossi, sindaca di Mercato Saraceno, Annamaria Nardi, presidente territoriale dell’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro), i rappresentanti delle principali sigle sindacali e i sindaci dei Comuni coinvolti.
La responsabilità della memoria
“Ogni lavoratrice e ogni lavoratore ha il diritto di tornare a casa la sera così come è uscito la mattina – ha detto l’assessore regionale Paglia, come riportato in un comunicato stampa del Comune -. Ogni cerimonia come questa ci richiama all’urgenza di trasformare il dolore del passato e di tragedie ancora presenti, in una lotta concreta per diritti, dignità e sicurezza nel lavoro. È oggi cruciale costruire un mondo del lavoro equo, giusto e sicuro per garantire un futuro al nostro Paese: troppi giovani scelgono di partire, perché non vedono prospettive nel sistema che abbiamo ereditato. Questo deve cambiare.”
“La memoria non è solo ricordo: è responsabilità e impegno quotidiano – ha aggiunto la sindaca Monica Rossi -. La sicurezza non può essere un compromesso. Ricordare i caduti del Ponte Zingone significa riaffermare il diritto fondamentale alla vita e al lavoro sicuro, dignitoso, rispettato. Significa educare le nuove generazioni al valore della prevenzione, della consapevolezza, della solidarietà.”
Il Ponte Zingone, ricostruito dopo la tragedia, resta oggi simbolo della memoria collettiva e della necessità di non abbassare mai la guardia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.