Monsignor Caiazzo, nuovo vescovo a Cesena-Sarsina: “Disponibilità immediata e totale”

Il saluto alle diocesi di Matera-Irsina e Tricarico: "In appena due minuti di colloquio con il Nunzio, ho compreso che la mia vita stava per cambiare"

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Negli stessi minuti in cui monsignor Douglas Regattieri ieri annunciava il nome del suo successore, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, visibilmente commosso, salutava le sue diocesi di Matera-Irsina e Tricarico. Di seguito, pubblichiamo il testo integrale.

La telefonata del nunzio il 20 dicembre

“Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò” (Gen. 12,1). Sono queste le parole che mi hanno accompagnato fin dal momento in cui ho ricevuto la comunicazione di servire la Chiesa in una nuova Diocesi, in una nuova terra. Le Dioincidenze non finiscono mai. La mattina del 20 dicembre avevo celebrato la Messa ricordando l’anniversario di matrimonio di mamma e papà. Subito dopo sono andato a Potenza per la Ceb. Ho ricevuto una telefonata dal nunzio apostolico che mi comunicava che papa Francesco aveva pensato a me per la Diocesi di Cesena-Sarsina.

“Dioincidenze”

In questa storia che Dio sta tessendo con me, la figura di mia madre è sempre presente – ecco perché le chiamo “Dioincidenze”: il 12 febbraio 2016, anniversario della sua nascita alla vita eterna, è arrivato l’annuncio della mia nomina ad arcivescovo di Matera-Irsina; il 12 febbraio 2023, ho assunto l’incarico di amministratore apostolico nella Diocesi di Tricarico; e ora, il 20 dicembre 2024, è giunto il momento di una nuova nomina, questa volta con il supporto di mio padre.

“Disponibilità immediata e totale”

In appena due minuti di colloquio, ho compreso che la mia vita stava per cambiare ancora una volta. Non ho esitato nel fare mie, seppur indegnamente, le parole della Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra: “Eccomi, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Non ho ponderato su calcoli umani di convenienza, opportunità, carriera o titoli. Diceva Martin Luther King Jr.: “Fede significa fare il primo passo anche quando non vedi l’intera scala”. La mia disponibilità è stata immediata e totale, consapevole dei miei limiti, della mia età, ma convinto che l’obbedienza non è solo un gesto rituale nel giorno dell’ordinazione, bensì una risposta autentica a una chiamata del Signore, attraverso papa Francesco, al quale sono profondamente grato per la stima, la paternità e l’affetto che mi ha sempre dimostrato.

“Non è stato per nulla facile”

“Ho serbato queste cose nel mio cuore meditandole” (Lc 2,19) durante questo lungo periodo. Vi assicuro che non è stato per nulla facile. Ho celebrato il Natale e l’inizio dell’Anno giubilare in entrambe le diocesi, sapendo che erano gli ultimi importanti momenti con voi, fino a ieri: in mattinata nella Basilica Cattedrale di Matera e la sera nella concattedrale di Irsina. A quanti mi dicevano che mi vedevano stanco rispondevo: è vero, è un correre continuo da una parte all’altra. D. Bonhoeffer affermava “Gesù Cristo che ordina di seguirlo, è il solo a sapere dove porti la via. Ma noi sappiamo con la massima certezza che sarà una via di misericordia al di là di ogni misura. La sequela è la gioia”.

“Lascio Chiese amate”

Carissimi, come ho già condiviso con la nuova comunità che il Signore mi ha affidato, sono profondamente consapevole di ciò che lascio. Ho amato queste Chiese con tutto il mio cuore e porterò sempre con me i ricordi e le esperienze vissute. Tuttavia, sono anche convinto che Dio ha il potere di sorprenderci e meravigliarci continuamente. Pertanto, nonostante l’inevitabile sofferenza di dover lasciare la cara Chiesa di Matera-Irsina, che ho servito per quasi nove anni, e la altrettanto cara Chiesa di Tricarico, unita da due anni in persona episcopi, ho trovato pace e serenità sin dall’inizio di questo cammino appena iniziato. Ho dato tutto me stesso con gioia ed entusiasmo, facendo silenzio e soffrendo nel nascondimento e nella preghiera al momento opportuno.

“Saluto la meravigliosa terra di Basilicata”

Ringrazio Dio per avermi dato l’opportunità di conoscere, amare e servire con tutto il mio essere questa meravigliosa terra di Basilicata. Ognuno di voi, nel corso del tempo, è diventato parte integrante della mia vita: dai confratelli sacerdoti e diaconi, alle religiose e ai religiosi, agli appartenenti ai cammini di fede e ai gruppi parrocchiali, alle associazioni e ai movimenti, fino al mondo della comunicazione e alle istituzioni civili e militari locali e regionali. Ho incontrato molti di voi per le strade della nostra città e dei nostri paesi, dai bambini che ho sempre benedetto ai giovani che mi sono sempre stati particolarmente a cuore, dai detenuti alle tante forme di povertà e sofferenza che ho visto in ospedali, case di riposo, strutture di accoglienza, Caritas, immigrati e case di recupero dalla tossicodipendenza.

“Cesena-Sarsina, diocesi dalla storia molto antica”

Siete ormai parte della mia vita e del mio essere, e continuerò ad amarvi e pregare per tutti voi, anche da lontano. Ho scoperto, cercando su internet, che la Diocesi di Cesena-Sarsina ha una storia molto antica: risale addirittura al 1° secolo, tra le prime Chiese fondate in Italia. Una Chiesa segnata dalla presenza di santi pastori e di illustri Papi come Pio VII. Il 21 settembre del 2023, nel bicentenario della morte, papa Francesco disse di lui: “Certamente, se consideriamo il periodo storico in cui visse papa Pio VII, non possiamo che rilevare la grande saggezza con cui seppe farsi “ambasciatore di pace” presso quanti esercitavano il potere temporale”.

“Ricevo un testimone che comporta una grande responsabilità”

Sono consapevole di ricevere un testimone che comporta una grande responsabilità e riconosco i miei limiti e le mie fragilità, ma ripongo la mia fiducia in Dio. So di poter contare su ciascuno di voi e sul prezioso sostegno delle vostre preghiere. Rimarrò ancora un po’ tra voi, il tempo necessario per sistemare tutto e organizzare il trasloco. La Madonna della Bruna e del Carmine sarà sempre al mio fianco, mentre S. Eustachio, S. Eufemia, S. Giovanni da Matera, S. Potito e S. Pancrazio sono certo che mi accompagneranno in questa nuova missione. Vi abbraccio e benedico. Vi amo.

Don Pino, arcivescovo


Di seguito, pubblichiamo il ringraziamento dei vescovi della Basilicata a monsignor Caiazzo.

Il presidente e i membri della Conferenza episcopale di Basilicata sono profondamente riconoscenti a Sua eccellenza reverendissima monsignor Giuseppe Caiazzo finora arcivescovo di Matera Irsina e vescovo di Tricarico e ora nominato dal Santo Padre Francesco, vescovo di Cesena-Sarsina. Grazie arcivescovo Giuseppe, per la tua guida solerte e carica di impegno umano e spirituale con cui hai condotto il popolo di Dio e tessuto esperienze di comunione e di vita evangelica in questa terra di Basilicata. Ti affidiamo alla Madre di Dio, sostegno dei pastori e custode della Speranza del popolo Santo di Dio. Nel tuo nuovo servizio ecclesiale, manifesta sempre la gioia del lavoro assiduo, la franchezza della Parola e l’audacia delle scelte. La nostra fraternità episcopale è grata al Signore per aver condiviso la comunione ecclesiale e la bellezza del lavoro apostolico. Ti assicuriamo il nostro sostegno e non mancherà la nostra preghiera che accompagnerà i passi del tuo ministero pastorale.

I Vescovi di Basilicata