Nell’atelier di Simona, tra pizzi e fibre naturali

Il piccolo negozio ha fatto tesoro del sapere trasmesso da anziani maestri

Simona al lavoro nel suo atelier in centro, a Cesena. Foto Sandra&Urbano fotografi
Simona al lavoro nel suo atelier in centro, a Cesena. Foto Sandra&Urbano fotografi

In centro a Cesena, a due passi dal teatro Bonci, si trova un atelier dal sapore romantico gestito da una donna eclettica e sognatrice. Lei è Simona Bandini che, dopo avere girato l’Italia da nomade portando alle fiere del vintage le sue collezioni, ha sentito la necessità di fermarsi e, ormai dieci anni fa, ha aperto il suo negozio: “Madame S. Atelier”. Il suo piccolo mondo è fatto di stoffe, passamanerie e pizzi

La passione tramandata dalla nonna

Simona racconta, commuovendosi, che la passione del cucito le è stata tramandata dalla nonna che faceva la pantalonaia e che, fin da piccola, le ha insegnato l’arte del cucire a mano facendola innamorare dell’ago e del filo. Si diploma come tecnico dell’abbigliamento a Forlì ma, come ci tiene a sottolineare, il suo percorso è stato segnato dall’incontro con persone, spesso anziane, che le hanno passato i segreti di tecniche ormai conosciute da pochi, come il mestiere della modista o l’arte della creazione di fiori in seta. La sua maestra ha 84 anni.

Abiti, cappelli e accessori

Nel suo negozio che è anche laboratorio, Simona crea abiti, cappelli partendo da forme di legno e usando tessuti diversi in base alle stagioni, e accessori. Spiega che le sue creazioni nascono a sentimento: lei disegna in corso d’opera e il bozzetto, che viene fatto in un secondo momento, lo regala alle sue clienti, soprattutto alle spose, che richiedono creazioni personalizzate e che reagiscono sempre in modo positivo al cadeau.

Ha vestito spose da zero investendo mesi di lavoro tra la creazione del modello, realizzazione e prove facendosi aiutare da due brave sarte “romagnole”, ci tiene a sottolineare.

L’amore per il rococò e per le fibre naturali

Preferisce le fibre naturali come seta, viscosa, lino e cotone «perché danno una sensazione di fresco e pulito» e odia i materiali sintetici anche per una questione etica e di salvaguardia dell’ambiente. «Piuttosto compro vintage – afferma Simona – perché ha una storia e quei tessuti oggi ce li possiamo scordare».

«Ho un amore per il rococò del settecento – prosegue – e per gli eleganti anni venti e trenta, epoche in cui trovo grande fonte di ispirazione e ai romanzi ho sempre preferito i libri di storia del costume».

Simona: “è un lavoro di emozioni”

Lavora molto con il passaparola e con i social e tre mesi fa è stata contattata da una coppia di Rimini che le ha chiesto di realizzare due vestiti per il carnevale di Venezia. Ha accettato la «bella sfida» trasformando i vestiti e creando da zero i cappelli e i mantelli.

Simona collabora con diverse realtà della zona. Le sue creazioni sono apparse in video e pubblicità e nei suoi progetti futuri c’è il sogno di lavorare con il cinema, il teatro o con stilisti di abiti da sposa. «Per fare questo lavoro ci vuole curiosità, studio, amore per il cinema e la storia dell’arte, è un lavoro di emozioni».

I contatti

Simona, viste le richieste, a breve organizzerà nel suo negozio dei corsi dove poter realizzare insieme a lei il proprio fascinator (copricapo che spesso viene fissato con una forcina, pettine o un cerchietto).

Per vedere le sue creazioni o per informazioni potete passare in negozio, cercarla su instagram (madamesatelier) o facebook (madame s. abbigliamento).

Simona con una sua creazione (foto di Sandra & Urbano Cesena)
Simona con i suoi fiori (foto di Sandra & Urbano Cesena)