Ottica Fantini, 60 anni di storia tra lenti e famiglia

Due negozi e tanti clienti affezionati. Il racconto della fondatrice, la signora Gabriella

Nella foto di Alex Casalboni, Gabriella Fantini con il figlio Marco
Nella foto di Alex Casalboni, Gabriella Fantini con il figlio Marco

Da poco è stato rinnovato il punto vendita di Cesenatico. Il percorso dei figli e il rapporto con chi poi compra online

Oltre 60 anni di Ottica Fantini, ormai un’istituzione a Cesena. Due negozi, il primo in pieno centro al 22 di corso Mazzini. Il secondo a Cesenatico, in prossimità del portocanale, in via Saffi 10.

Alle redini del negozio di ottica Gabriella Fantini che ha avviato l’attività nel 1964 insieme al marito.

Signora Gabriella, ci racconti la storia della sua attività?

È iniziato tutto nell’agosto del ’64. Dopo aver ultimato gli studi a Firenze alla scuola di ottica, mio marito aprì un piccolo negozio di orologeria, Decidemmo di unire le nostre competenze: lui si occupava di orologi, io introdussi l’ottica. Studiai anche alla scuola di optometria a Bruxelles e sostenni degli esami a Milano per avere il titolo riconosciuto. Eravamo pochissimi a cimentarci in queste materie. Ho aiutato a diffondere l’optometria in Italia. Per i miei 50 anni di attività, davanti a 500 ottici a Milano, sono stata celebrata come una delle pioniere nell’applicazione delle lenti progressive. Ho anche avuto l’onore di cenare con l’inventore di queste lenti. Erano nate in Francia, e quando ebbi il primo cliente interessato, mi lanciai in questa avventura. Ho girato l’Italia da nord a sud per insegnare agli ottici come usarle. All’epoca, in tutto il paese, eravamo solo 138 optometristi specializzati. Anche per le lenti a contatto ho tenuto numerosi seminari. È stato un lavoro che mi ha regalato immense soddisfazioni.

Com’è cambiato nel tempo il vostro lavoro?

Una volta c’era un rapporto di fiducia diretto con il cliente. Oggi molti vengono da noi, fanno le foto alle montature e poi ordinano online. Per fortuna ho ancora una clientela affezionata che mi segue da generazioni.

A Cesena sono sempre di più i negozi che abbassano le serrande, voi in questo periodo come ve la passate?

Abbiamo alti e bassi. Con la pandemia siamo stati tutti penalizzati. Mio figlio e i collaboratori mi sembrano contenti. Noi siamo cresciuti molto, ma non a tutte le aziende è andata bene.  Spero solo per i miei figli che la professione li ripaghi anche in futuro.

Da quante persone è formato il vostro staff?

Tra Cesena e Cesenatico siamo in nove contando anche me, che sono ancora attiva. Molti fanno part time,. Ad esempio, mia nipote viene quando non è a scuola.

Lavora qui a Cesena con suo figlio e a Cesenatico è sua figlia al timone. Come ha trasmesso questa passione a tutta la famiglia?

Quando Marco, mio figlio, dovette scegliere dopo la terza media, suo padre gli consigliò una scuola di ottica oppure di andare a studiare orologeria in Svizzera. Allora, insieme a un amico di famiglia, andò a studiare ottica in Cadore. Con Cristina (figlia di Gabriella, ndr) fu un caso curioso. Quando morì mio marito, venne a trovarci il presidente di Federottica, e notò mia figlia, appena diplomata come ragioniera. Lui le propose di provare alla scuola di ottica. Lei accettò, le piacque, e poi si iscrisse anche a optometria. Mi disse chiaramente: ‘Io però voglio il mio negozio, non voglio essere solo la figlia di Gabriella.’ Così, circa 35 anni fa, comprammo per lei il negozio a Cesenatico.

Parlando del negozio a Cesenatico, avete da poco ultimato il restyling. Che riscontri ci sono stati con i clienti?
È piaciuto molto a tutti. Io ero terrorizzata. Ci sono andata solo il giorno dell’inaugurazione perché c’era il sindaco. Alla fine, però, sono stata contenta anch’io.