Papa Leone XIV, Bartolomeo: “Mi ha assicurato che verrà a Nicea. Forse il 30 novembre”

Il patriarca ecumenico di Costantinopoli su Tv2000

Il patriarca ccumenico di Costantinopoli ieri, lunedì 19 maggio, a Tv2000: “Con Leone XIV stamane abbiamo inaugurato una collaborazione, un’amicizia e una fratellanza nel Signore. Oggi ho pregato sulla tomba del nostro carissimo amico papa Francesco”

Per l’anniversario di Nicea

“Stamane (ieri, lunedì 19 maggio, ndr) ho incontrato sua santità papa Leone. Ho visto con grande soddisfazione che possiamo continuare sulla stessa strada delle nostre chiese per il Cristianesimo intero, per la pace nel mondo. E mi ha assicurato che vuol venire in Turchia per l’anniversario di Nicea. Non abbiamo fissato una data concreta, ma certamente quest’anno: può darsi il 30 novembre”. Lo ha detto il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, a margine della visita sulla tomba di papa Francesco a Santa Maria Maggiore.

Una visita ufficiale alla Chiesa di Costantinopoli

“Questo è il nostro desiderio, anche il nostro augurio – aggiunge Bartolomeo – e sarà nostro onore di accogliere sua santità papa Leone, forse nel suo primo viaggio fuori dal Vaticano. A Nicea ma anche una visita ufficiale alla Chiesa di Costantinopoli, al Patriarcato Ecumenico”.

L’omaggio a papa Francesco

Per l’insediamento di papa Leone XIV, afferma Bartolomeo a Tv2000, “ho voluto visitare anche la tomba del suo predecessore il nostro carissimo, rispettoso, amico papa Francesco, con il quale abbiamo collaborato per il bene della Chiesa e dell’umanità durante il suo pontificato”.

“Abbiamo pregato davanti la tomba di papa Francesco – conclude Bartolomeo – Ho lasciato alcune rose in sua memoria e ho invocato la sua preghiera dal cielo per noi tutti e per il suo successore con il quale abbiamo stamattina inaugurato una collaborazione, un’amicizia e una fratellanza nel Signore, a cui rimettiamo tutta la nostra visione per l’avvenire della Chiesa, tutta la nostra speranza e tutto il nostro affetto fraterno reciproco”.