Pellegrinaggio diocesano alla Madonna del Popolo. Il vescovo Caiazzo: “La novità del cristianesimo è Dio che si è fatto carne”

Cattedrale gremita questa sera a Cesena per la festa della patrona della Diocesi. "Siamo coloro che testimoniano l'opera di Dio nella storia"

Il vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo al suo ingresso si ferma a salutare le persone disabili in prima fila. Cattedrale di Cesena, 1 maggio 2025, festa della Madonna del Popolo, patrona della Diocesi
Il vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo al suo ingresso si ferma a salutare le persone disabili in prima fila. Cattedrale di Cesena, 1 maggio 2025, festa della Madonna del Popolo, patrona della Diocesi

In questi giorni pregheremo gli uni per gli altri, sull’esempio di papa Francesco

Nella giornata dedicata a san Giuseppe artigiano

“In questa giornata abbiamo meditato già tanto sulla figura di san Giuseppe artigiano”. L’ha detto questa sera il vescovo di Cesena-Sarsina, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, durante l’omelia nella Messa del pellegrinaggio diocesano alla patrona, la Madonna del Popolo. (cfr pezzo al link qui sotto).

Cattedrale gremita

È gremita anche questa sera la Cattedrale, nonostante le numerose convocazioni di queste ultima settimane, vista la vicinanza con la Pasqua e la morte di papa Francesco. E nonostante la giornata di festa. Tanta la gente in chiesa e sono diversi anche i sacerdoti concelebranti, a cominciare dal vicario generale don Pier Giulio Diaco, dal vicario episcopale per la pastorale, don Walter Amaducci, e dal parroco della Cattedrale e presidente del Capitolo, don Giordano Amati. Sono numerosi anche i diaconi sull’altare.

Cattedrale gremita questa sera per il pellegrinaggio diocesano alla patrona, la Madonna del Popolo

Tutti siamo chiamati a compiere opere di Dio che diventano voce di Dio

Nell’omelia, l’arcivescovo Caiazzo aggiunge che, sull’esempio di san Giuseppe, tutti siamo chiamati a compiere opere di Dio che diventano “voce di Dio”. Accenna alla solennità della patrona della Diocesi venerata con il titolo di “Madonna del Popolo” che sta a indicare, prosegue il presule, “l’incontro tra la carità di Dio e il bisogno dell’uomo”. La stessa situazione che si è verificata a Maria “quando lo Spirito Santo è sceso su di lei e Dio si è fatto carne grazie a lei”. Quello stesso “Dio che dobbiamo ascoltare e seguire”. Quel Dio che si fa presente a ciascuno di noi oggi, così come accadeva ieri. “E tutto si compie in Lui”.

Siamo coloro che testimoniano l’opera di Dio nella storia

Il vescovo ricorda il valore della testimonianza cristiana. “Siamo coloro che testimoniano l’opera di Dio nella storia. E ciò avviene anche se viviamo un momento che appare così difficile e travagliato, ma ugualmente noi siamo testimoni”. E la testimonianza diventa autentica, ricorda il vescovo don Pino, “quando racconta con la vita ciò che Dio sta facendo”. È quello che è accaduto anche all’apostolo Tommaso, come è stato letto domenica scorsa nel Vangelo. “Quando avviene un contatto con il Signore – fa presente l’arcivescovo Caiazzo – poi si dice come disse san Tommaso: “mio Signore e mio Dio”. È l’incontro con colui che ha distrutto la morte”.

Dio è sempre fedele

Maria ci fa incontrare il suo figlio e ci ricorda, dice ancora il vescovo, “che Dio è sempre fedele. Attraverso la madre, si riceve il figlio. E in questa sinfonia d’amore scopriamo quanto sia vera questa realtà. Maria, con il suo “ecco l’ancella del Signore”, dona il suo assenso e si mette in cammino verso Elisabetta che rappresenta l’umanità intera, ferita. Quella stessa umanità verso cui “siamo chiamati tutti ad andare”, ciascuno secondo la propria vocazione.

Vi riconosceranno dalla vostra testimonianza

“La novità del cristianesimo – ricorda il vescovo – è Dio che si è fatto carne, si è fatto amore. E più andiamo avanti e più vediamo la fecondità della vostra presenza nella storia, nella vita di tutti i giorni. Una presenza significativa e indicativa”. Una presenza che diventa un segno tangibile perché, come si legge nelle scritture “vi riconosceranno dalla vostra testimonianza”.

Pregheremo gli uni per gli altri, sull’esempio di papa Francesco

In questi giorni, conclude l’arcivescovo, “pregheremo gli uni per gli altri. Ce l’ha insegnato papa Francesco che ha chiesto fino alla fine di pregare per lui. Invocheremo la Madonna del Popolo, gli uni per gli altri. La Chiesa insieme a Maria. Allora, lasciamoci guidare la lei. Anche stasera Maria ci dona il suo figlio, Gesù Cristo”.

L’affidamento alla Madonna del Popolo

Al termine della Messa, i sacerdoti e i diaconi hanno seguito il vescovo don Pino che si è recato alla cappella della Madonna del Popolo dove ha recitato una preghiera di affidamento.

Il vescovo don Pino saluta mentre lascia la cappella della Madonna del Popolo dopo la preghiera di affidamento recitata questa sera