Progetti di vita per persone con disabilità

La risposta dell'assessora Labruzzo all'interrogazione di Cesena siamo noi

Nella foto, l'assessora Carmelina Labruzzo
Nella foto, l'assessora Carmelina Labruzzo

Il Comune e il lavoro assieme alle famiglie

Percorsi inclusivi e personalizzati

L’Ambito territoriale sociale Valle Savio (Ats) conferma il proprio impegno nel progettare, definire e concretizzare percorsi inclusivi e personalizzati per le persone con disabilità, in stretta collaborazione con il Terzo settore, l’Ausl, l’ambito scolastico, il Centro per l’impiego e altri attori del territorio. Una stretta collaborazione che si basa sul coinvolgimento attivo della comunità locale, che negli anni ha garantito lo sviluppo di interventi sempre più mirati e condivisi. Sul tema interviene l’assessora ai Servizi per le persone e le famiglie Carmelina Labruzzo in risposta a un’interrogazione a firma del gruppo consiliare Cesena Siamo Noi.

Dal 2001 ad oggi, si legge in una nota inviata alla stampa, grazie alle leggi 328/2000 e 112/2016, l’Ambito territoriale sociale Valle Savio ha promosso ‘Progetti di Vita’ per le persone con disabilità, costruiti attraverso valutazioni multidimensionali. A partire dal 2021, attraverso i finanziamenti Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), sono stati attivati nuovi percorsi verso l’autonomia, arricchiti da strumenti e modelli predisposti a livello ministeriale.

Per promuovere la qualità della vita

“Il ‘Progetto di Vita’ – commenta l’assessora nella medesima nota alla stampa – è uno strumento centrale e personalizzato in grado di promuovere la qualità della vita, l’inclusione sociale e il pieno esercizio dei diritti fondamentali delle persone con disabilità.  Non si limita alla semplice erogazione di servizi, ma considera tutti gli aspetti dell’esistenza del singolo. L’intero percorso richiede il coinvolgimento attivo della persona nella definizione degli obiettivi, delle risorse e degli interventi in ogni ambito della sua esistenza. È per questa ragione che riteniamo queste progettualità di primaria importanza e indispensabili per un territorio, il nostro, che mette al centro la persona, in un’ottica di piena autonomia, sulla base di ogni singola situazione, ma anche le rispettive famiglie che necessitano costantemente di un supporto reale delle istituzioni che in questi anni non è mai mancato”.

Cesena tra i territori pionieri

Dopo che la provincia di Forlì-Cesena è stata selezionata dal Dipartimento per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità tra le prime nove aree sperimentali a livello nazionale, scrive il Comune nello stesso comunicato, gli Ats del territorio hanno avviato un confronto continuo favorendo la condivisione di procedure operative omogenee. Nell’ambito di questa attività, lo scorso maggio è partita ufficialmente la sperimentazione del ‘Progetto di Vita’, a seguito della convocazione del Tavolo di coordinamento sulle disabilità e dell’attivazione della rete tra istituzioni con Ausl, Inps, Regione Emilia-Romagna e Terzo settore.

In relazione al Comune di Cesena, negli ultimi cinque anni (2020–2025) sono state presentate 11 domande in base alla legge 328/2000, tutte lavorate e formalizzate; 42 domande finanziate dal Pnrr, di cui 35 concretizzate e 7 in fase di valutazione e redazione. Nessun progetto risulta in attesa di attuazione o non attuato per cause strutturali o economiche. Solo una domanda è stata sospesa per vizi formali, già in fase di regolarizzazione.

Il sollievo residenziale. Sono 622 le persone con disabilità in carico ai Servizi

“Ad oggi – prosegue l’assessora – sono 622 le persone con disabilità in carico ai Servizi sociali per le quali, attraverso valutazioni multidimensionali, sono stati attivati interventi come: assegno di cura, assistenza domiciliare educativa o assistenziale, centri socio-riabilitativi e socio-occupazionali, soluzioni residenziali temporanee e permanenti, supporto psicologico ed economico, tirocini e percorsi di inserimento lavorativo, interventi educativi di gruppo, palestre per l’autonomia, esperienze di autonomia abitativa e co-housing, progetti di formazione digitale e attività ludico-ricreative in collaborazione con associazioni e realtà del Terzo settore”.

“Il tema del sollievo residenziale temporaneo è particolarmente sentito dalle famiglie. L’Ambito territoriale sociale Valle Savio garantisce accoglienze fino a 30 giorni l’anno, con possibili deroghe, presso strutture idonee del territorio. Nel 2024 hanno usufruito del servizio 36 famiglie. Per rispondere all’aumento delle richieste, soprattutto nel periodo estivo, sono stati attivati nuovi progetti innovativi in collaborazione con il Terzo Settore”, conclude l’assessora Labruzzo.

Tutte le informazioni sui Progetti di Vita sono disponibili sul sito istituzionale dell’Unione Valle Savio: www.unionevallesavio.it/progetto-di-vita-individuale-personalizzato-e-partecipato.