Rubicone
“Ridénd a sarèm sèmpra zovan” nella corte del Castello
Sarà presentato sabato 2 agosto a Longiano il nuovo libro di Giorgio Magnani
Un nuovo libro (il decimo) per il giornalista-poeta longianese Giorgio Magnani.
Serata alla corte Malatestiana
Sarà presentato sabato 2 agosto alle 21 nella corte del Castello Malatestiano di Longiano, il volume “Ridénd a sarèm sèmpra zovan”. La serata, con l’aiuto della Pro loco e di un gruppo di amici dell’autore, sarà aperta e diretta da Silvana Pace di Gambettola. È previsto l’intervento di Paolo Turroni, presidente della Pro Rubicone, e saranno esposti alcuni quadri di Luigina “Luisa” Capriotti di Gatteo. L’autore leggerà alcuni brani dal libro, con intermezzi musicali di Gianni Campogianni. A fine serata Liliana e Sanzio Gobbi, dell’azienda Biofrutta di San Giovanni in Compito, offriranno un assaggio di succo biologico di mela. Parte dell’incasso per la vendita dei libri verrà destinata alla Caritas di Longiano. L’ingresso è libero e gratuito.
Gli amici del poeta
Dopo libri di storia e poesia, Magnani si lancia nella narrativa, con fiabe e racconti in dialetto romagnolo. “Ridénd a sarèm sèmpra zovan” ha in copertina un’opera del pittore Pino Casalboni di Montiano. All’interno ci sono i disegni di Vittorio Belli di Cesena e Giorgio Buda di Gambettola, e in quarta Daniele Casalboni di Montiano, mentre Antonio Gasperini di Montiano ha aiutato l’autore nel correggere le bozze scritte in dialetto romagnolo.
Quattro favole riscritte
“Il libro contiene quattro favole classiche scritte in romagnolo, con relativa tradizione – riferisce Magnani – ma anche con qualche personalizzate. Infatti “I tre porcellini”, dopo aver sconfitto il lupo, devono arrendersi alla burocrazia, “Il gatto con gli stivali”, oltre all’orco deve mettere fuori gioco anche i due fratelli cattivi del suo padrone, “Cappuccetto Rosso” nel cestino alla nonna porta la piadina e i passatelli e “Il soldatino di piombo” è sempre una bella storia d’amore con una ballerina”. Magnani spiega che “sono le fiabe che leggo e che preferiscono i miei quattro nipotini. Le racconto in italiano e ogni tanto tiro fuori qualche frase in dialetto, nella speranza che imparino ad amarlo. Poi ci sono 46 racconti brevi, tutti da ridere, perché ridendo rimarremo sempre giovani”.