Diocesi
Romagna, al via un percorso comune per le Diocesi
A Faenza, domani, il primo incontro dei direttori degli uffici pastorali
Parte da Faenza un cammino condiviso tra le diocesi romagnole: un percorso interdiocesano che coinvolge i direttori degli uffici pastorali. Sullo sfondo il grande tema delle unificazioni tra le diocesi che, pur non essendo all’ordine del giorno, merita una preparazione, spiega l’arcivescovo Lorenzo, coordinatore del gruppo di lavoro che ha pensato a questo percorso comune.
“Comminare insieme è un valore”, al di là di possibili unificazioni
Un primo passo, per camminare insieme. Qualsiasi cosa succederà. Questo il senso del percorso interdiocesano che parte il 4 ottobre al seminario di Faenza e vede riuniti tutti i direttori degli uffici pastorali di Ravenna-Cervia, Forlì-Bertinoro Faenza-Modigliana, Cesena-Sarsina e Imola. Che si arrivi, prima o poi, all’unificazione di due o più diocesi in Romagna o meno, camminare insieme è un valore, spiega monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, chiamato da alcuni mesi dai suoi confratelli a coordinare un gruppo di lavoro sul tema.
L’impulso dei vescovi e il lavoro dei vicari generali
«Si parla sempre di più di unificazione di diocesi, anche se in modo generico – spiega al nostro giornale -. A partire da questo i vescovi della Romagna, almeno le diocesi più piccole che potrebbero essere interessate, hanno pensato di avviare un percorso per fare qualcosa insieme in modo che le unificazioni che forse arriveranno possano trovare terreno fertile, un cammino dal basso che ha preparato questo passaggio». In concreto, negli ultimi mesi sono stati i vicari generali a ritrovarsi e a lavorare assieme, coordinati appunto da monsignor Ghizzoni: «Sono emerse diverse idee e osservazioni. Ciascuno ha presentato le sue valutazioni sulle aree pastorali che possono essere più interessate. Ma ci sono già esempi di questo lavorare insieme».
Già si lavora insieme, gli esempi, tra i quali il nostro giornale
Dalla propedeutica comune nel seminario di Faenza, all’Istituto di scienze religiose di Forlì, ricorda l’arcivescovo Ghizzoni, dagli incontri mensili tra i vescovi e gli arcivescovi della Romagna al nostro settimanale, che mette insieme la comunicazione di Ravenna, Faenza e Cesena.
Si parte dalla formazione
«Ora l’idea – aggiunge – è mobilitare una parte della base delle nostre diocesi: i sacerdoti e gli operatori pastorali». Si parte con l’appuntamento del 4 ottobre, che convoca i direttori degli uffici, «che hanno già uno sguardo diocesano sottolinea l’arcivescovo di Ravenna-Cervia – per iniziare a sensibilizzare a uno sguardo più ampio. Si è pensato di iniziare dalla formazione e, in particolare, quella dei laici, con un’introduzione di monsignor Enrico Casadei, vicario di Forlì, poi la relazione del responsabile dalla Catechesi a livello regionale, Marcello Busacchi. Si lavorerà per gruppi, ognuno nel suo ambito pastorale».
Un cammino sinodale
Per monsignor Ghizzoni è, a tutti gli effetti, «un cammino sinodale. Anche il nunzio per l’Italia, monsignor Petar Rajic, è stato contento di questo cammino dal basso, quando gliene abbiamo parlato. Non sappiamo se ci sono progetti immediati di unificazioni, questo percorso potrà andare avanti anni». Un processo è iniziato.