Strade di santità
Un terzetto di santi. A volte certe date fanno scherzi. Così è successo anche domenica scorsa.
Per Carlo Acutis era stato fissato il 27 aprile per la canonizzazione. Poi la morte di papa Francesco ha reso necessario il rinvio, fino al 7 settembre, giorno nel quale sono stati ricordati i 100 anni dalla nascita di don Oreste Benzi, il sacerdote riminese che ha fondato la comunità papa Giovanni XXIII.
A domenica scorsa è stato rinviato anche Pier Giorgio Frassati che era previsto per il 3 agosto ( cfr pag. 9 edizione cartacea).
Metto insieme questi tre personaggi per cercare di sondare la santità. Due di essi sono stati riconosciuti tali in maniera definitiva e davanti al mondo. Frassati mi ha sempre affascinato, forse anche perché figlio del direttore del quotidiano “La Stampa” di Torino. Quel suo modo di intendere il cristianesimo intessuto di passione per le montagne, gli amici e gli ultimi me lo ha reso molto familiare. Un modello cui ispirarsi, buono a ogni latitudine.
Carlo Acutis è un ragazzo dei nostri giorni. Vicino alle nuove generazioni, ha diffuso il messaggio di Gesù attraverso il web. È il santo protettore di internet, ma è anche uno che ha compreso fin da subito chi era per lui l’autore di tutto, a cominciare dalla sua stessa esistenza.
Per don Oreste Benzi ci sono ancora gradini da salire, prima della proclamazione ufficiale. Ma che importa? Per chi l’ha conosciuto bene, come il sottoscritto, per chi ha avuto l’onore e la fortuna di stargli accanto, il don è già santo. La sua vita è stata tutta una conseguenza di una fortissima presa di coscienza.
Don Benzi lo faceva capire subito. Se il buon Dio, diceva e incarnava fino allo sfinimento, ti ha dato qualche dono, qualche dote, qualche qualità, tu la devi mettere a disposizione. Te la devi giocare, non per un impeto di volontarismo, ma per rendere il tanto che hai ricevuto. E in contraccambio riceverai il centuplo quaggiù, oltre la vita eterna, quando arriverà.
Frassati, Acutis e don Benzi sono innamorati di Cristo. Questo li unisce. Un trio formidabile di santi che dal Paradiso vegliano su di noi, ci accompagnano. Persone vicine, che hanno calcato le nostre strade, di cui ancora si vedono tracce ed eredità un po’ in tutti i continenti il mondo, secondo il carisma di ciascuno.
La santità, ci dicono tutti e tre assieme, non è per persone eccezionali. È la vocazione cui ciascuno è chiamato per la sua felicità. Qui, oggi e ora, già su questa terra.
