Volere un figlio a tutti i costi

Foto AgenSir

Qualche giorno fa, la notizia sconcertante del rapimento di una neonata a Cosenza ha tenuto con il fiato sospeso l’intera comunità. Dopo quattro ore di angoscia, la piccola è stata ritrovata in buone condizioni dalla polizia.

La coppia di sequestratori, fermata nella loro abitazione a Castrolibero, aveva già organizzato tutto per festeggiare l’arrivo della bambina.

Questo episodio drammatico riporta l’attenzione sul tema del desiderio di un figlio a tutti i costi. Sempre più coppie si trovano ad affrontare difficoltà nel concepire, spesso a causa dell’età avanzata in cui si cerca una gravidanza o per le condizioni ambientali che compromettono la fertilità. Nonostante i grandi progressi della scienza, che offre oggi percorsi di procreazione medicalmente assistita (Pma) capaci di trasformare un sogno in realtà, il cammino è spesso segnato da dolore e frustrazione.

Le donne che affrontano la Pma raccontano esperienze cariche di sofferenza e di lotta nell’elaborare il lutto dell’infertilità biologica.

Inoltre, il corpo, sottoposto a trattamenti invasivi, diventa un oggetto da analizzare e medicalizzare, portando molte coppie a percepire un senso di dissociazione tra mente e corpo, come se entrassero in un tunnel buio per poter tollerare il processo.

La crescente diffusione di tecniche come l’eterologa solleva nuove questioni etiche e psicologiche, trasformando il legame biologico in un elemento non più centrale nella genitorialità.

Inoltre, la cronaca ci invita a riflettere su quanto il desiderio di un figlio possa diventare un’ossessione, alterando la percezione della realtà e spingendo a superare limiti invalicabili.

Affidarsi alla scienza può certamente essere una speranza preziosa, ma è fondamentale essere consapevoli dei rischi fisici e psichici che il percorso comporta. Tentare e a un certo punto fermarsi nella ricerca, rappresenta un passo importante che ci permette di rimanere in contatto con il limite umano.

Affrontare il lutto dell’infertilità, per quanto doloroso, è un passo necessario per riprendere in mano la propria vita, aprendo la strada a nuove possibilità di espressione creativa e vitalità, che possano portare a una genitorialità consapevole o ad altre forme di realizzazione personale.