Domenica 12 gennaio – Battesimo di Gesù – Anno C
TEMPO DI ATTESA ORIENTATA ALLA TESTIMONIANZA DI VITA
Is 40,1-5.9-11; Salmo 103; Tt 2,11-14; 3,4-7; Lc 3,15-16.21-22
Il Vangelo di Luca che illumina domenica 12 gennaio, festa del Battesimo del Signore, conclude il tempo del Natale e ci introduce nel tempo ordinario donandoci vari spunti di riflessione.
«… il popolo era in attesa…» all’inizio del brano troviamo l’atteggiamento tipico delle domeniche di Avvento: il popolo di Israele vive in attesa del messia, del salvatore, del liberatore.
Nel Natale abbiamo appena contemplato l’incarnazione di Cristo e anche oggi siamo messi davanti a un’attesa. Perché? Per comprenderlo occorre andare avanti nella lettura. «… Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco…».
San Luca è l’autore che nei suoi scritti, Vangelo e Atti degli apostoli, parla maggiormente dello Spirito Santo (per gli amanti delle statistiche nella traduzione italiana troviamo 13 ricorrenze nel Vangelo e 41 negli Atti degli apostoli). L’accostamento dello Spirito Santo al fuoco è il medesimo che troviamo nel racconto della Pentecoste in At 2,3-4: «Apparvero loro lingue come di fuoco, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo…».
Questo tempo di attesa è il tempo in cui, coloro che hanno conosciuto Cristo e che sono ripieni di Spirito Santo, comprendono che la propria vita dev’essere orientata alla testimonianza.
Siamo il sale della terra che deve portare sapore nelle vite altrui; ma come? Proseguiamo nella lettura: «… Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo… e venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”».
Diversamente da Matteo e Marco che collocano la teofania nel momento in cui Gesù esce dal fiume Giordano, Luca la riporta quando Gesù è in preghiera.
La preghiera è la strada che conduce, nutre, orienta e ci fa fare esperienza di Dio.
Iniziamo il tempo ordinario animati dalla preghiera e sostenuti dalle parole della lettera di san Paolo a Tito, parole che oggi sono rivolte a ciascuno di noi: «Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo».
Buon cammino.
