Domenica 20 luglio – Sant’Apollinare v. e m. – Anno C
DALL’AFFANNO ALLO STUPORE ECCO I PASSI DELLA FEDE
Gen 18,1-10; Salmo 14; Col 1,24-28; Lc 10,38-42
In questa domenica del tempo ordinario, Gesù, attraverso l’agire di Marta e Maria, ci mostra le due dimensioni essenziali per la vita cristiana: prima di agire occorre sempre ascoltare il Signore.
Gesù si trova a Betania in casa di Lazzaro e delle sue sorelle Marta e Maria, luogo dove trova spesso accoglienza e ristoro. Davanti a questo ospite così importante abbiamo due atteggiamenti differenti da parte di Maria e Marta. Maria ascolta il Signore che parla al suo cuore e Marta tutta presa dai suoi molti servizi fatti per onorare quest’ospite così importante.
Generalmente, in questi casi, si prepara una bella tavola, una bella tovaglia, i piatti e i bicchieri buoni, quelli che non si tirano quasi mai fuori, del buon cibo, tutto ciò è già cosa buona. Ma l’accoglienza migliore che occorre fare a un ospite importante è quello di ascoltarlo quando parla. Quante volte mi è capitato di vedere donne che fanno avanti e indietro in cucina, si alzano e si siedono continuamente. Certo, è una cosa buona questa attenzione, ma non è l’attenzione che occorre dare a un ospite importante, tanto più se questo ospite è Gesù.
Quanto questo atteggiamento appartiene anche alle nostre comunità cristiane, superficiali e distratte, sempre presi dal fare, senza domandarci: questa iniziativa serve a qualcuno? Porta frutto? Quanti uomini lavorano per la famiglia e poi sacrificano la famiglia.
Quante donne sempre a pulire casa a tal punto che neanche il marito può più entrare? E se entra deve stare fermo in un punto per non sporcare? Quante case sembrano così disabitate perché vuote d’amore?
Chiediamoci: quali sono le cose da fare che mi distolgono dalle cose importanti? «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose» è la risposta di Gesù a Marta che gli chiede di rimproverare Maria che sta seduta, secondo lei, senza far niente. Maria non si beava in un “dolce far niente”. Ella guardava il Signore perché il Signore toccava il cuore.
Domandiamoci: quanto tempo dedico al Signore? Mi ritaglio del tempo per meditare il Vangelo del giorno? E la preghiera? Sono costante nell’accostarmi al sacramento della confessione e nella partecipazione all’Eucaristia domenicale? Comprendiamo dunque che l’atteggiamento delle due sorelle non è opposto. Le due sorelle di Betania tracciano i passi della fede vera: passare dall’affanno di ciò che devo fare per Dio, allo stupore di ciò che Lui fa per me. I passi della fede di ogni credente: passare da Dio come dovere a Dio come stupore.
Io sono Marta, io sono Maria; dentro di me le due sorelle si tengono per mano. Battono i loro due cuori: il cuore dell’ascolto e quello del servizio.
