Domenica 23 marzo – Terza domenica di Quaresima – Anno C
DIO CI DÀ LA POSSIBILITÀ DI PORTARE FRUTTO
Es 3,1-8.13-15; Salmo 102; 1Cor 10,1-6.10-12; Lc 13,1-9
Nel Vangelo della III domenica di Quaresima Luca ci parla della predicazione di Gesù alla folla. Si parla della città santa, di Pilato e della morte. Un anticipo della passione.
Il brano è formato da due parti che convergono sulla conversione. Nella prima parte Gesù commenta fatti di cronaca; nella seconda racconta una parabola.
Si parla di pellegrini della Galilea uccisi da Pilato. Nella mentalità del tempo le disgrazie venivano viste come una punizione: come capire la morte di pellegrini che mostravano devozione a Dio? Gesù ricava da questo fatto un insegnamento di attualità. Fa leva sulla convinzione, ieri come oggi, che le cose brutte avvengono agli altri e mai a noi, e per questo si vive come se certe situazioni non ci riguardassero. Gesù esclude che la morte di quei Galilei sia una punizione. Per Gesù si deve comprendere l’importanza del tempo e cogliere l’occasione della predicazione per convertirsi.
Gesù fa riferimento a un fatto accidentale per indicare quanto la morte possa essere improvvisa. La risposta di Gesù è la stessa: tutti sono peccatori e hanno bisogno di conversione o periranno. È un invito a riflettere sulla fragilità della vita e prendere coscienza che non è scontata. La morte può arrivare all’improvviso e in un momento in cui si pensava di avere tempo.
Gesù invita alla conversione, a guardare a lui per trovare un senso alla vita e alla morte, e continua con la parabola del fico. L’immagine dell’albero è usuale nella Bibbia, spesso indica Israele. Israele è come un fico che non dà frutti. Potremmo essere ognuno di noi.
Portiamo frutti nella nostra vita? Un albero può non dare frutto per un anno, ma se non lo dà per tre anni è diventato sterile e può rendere improduttivo il terreno, quindi è meglio tagliarlo. All’albero viene concessa una tregua di un anno e una cura. È bello notare questo gesto di pazienza.
Quel dare un’altra possibilità perché possa portare frutto è un messaggio: Dio ci dà la possibilità di concludere qualcosa, di decidere per che cosa vogliamo vivere. Seguire Gesù mette nelle condizioni di portare qualche frutto.
