Domenica 30 novembre – Prima domenica di Avvento – Anno A
AVVENTO: LA SUA VENUTA CI RADICA NELL’OGGI
Is 2,1-5; Salmo 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44
Entriamo nell’Avvento e, dopo mesi di notizie di conflitti e difficoltà, questo tempo di attesa si carica di desiderio di arrivare a una meta di vero cambiamento: la pace che solo Gesù può donare.
Il Vangelo di domenica 30 novembre invita a vegliare e a rimanere pronti. Per cosa? Per ripartire nel cammino con un altro atteggiamento. Lo sfondo è l’annuncio della venuta gloriosa del Signore. Annuncio che richiede di ripartire assumendo il quotidiano come luogo di vigilanza e scelta.
Tenebre e luce scandiscono il cammino per svegliarsi e lasciarsi convertire. Le tenebre della notte sono quelle dell’uomo smarrito, illuminate dalla Parola per ritrovare il giusto sentiero. Nelle tenebre la generazione di Noè non comprende, non sa discernere i segni del tempo e si perde finendo travolta dal diluvio.
Altro esempio è dato dalla notte che chiede al padrone di casa di vegliare per impedire al ladro di svaligiargli casa. La notte diventa un invito all’essere vigili e attenti. Non si deve cedere alla notte chiudendo gli occhi, ma si deve reagire positivamente vigilando e tenendo gli occhi aperti.
Altro tema è quello del tempo, del trascorrere dei giorni che mette alla prova il credente. Le parole di Gesù ci ricordano come il tempo sia prezioso e debba essere speso bene nella vita che abbiamo a disposizione. Il rischio può essere quello di assolutizzare le occupazioni quotidiane e finire con l’annegare in esse, perdendo di vista ciò che è importante.
Il tempo è segno della Misericordia di Dio che attende la conversione, ma ha un termine. Spesso lo dimentichiamo e ci pensiamo immortali. La venuta del Signore è annuncio che nutre la speranza, spinge lo sguardo in avanti, ci radica nell’oggi: un frammento che possiamo riempire di senso.
Ecco il significato dell’immagine delle due persone impegnate in un lavoro quotidiano. Una è presa, ossia salvata, e l’altra lasciata. La venuta del Signore porta alla luce ciò che prima poteva essere nascosto. Nulla distingue i due che lavorano, eppure lo sguardo del Signore è in grado di svelare la verità dei cuori.
L’annuncio della venuta del Signore ha un impatto sull’oggi e coinvolge il cuore, la mente, il profondo di ogni persona per consentirle di riscoprire il suo essere fatto a immagine e somiglianza di Dio e lasciarsi avvolgere dalla sua azione. Lasciamoci guidare dalla Parola per ripartire.
