Un appuntamento settimanale per coltivare l’intelligenza spirituale

Dal mese di ottobre, il quotidiano Avvenire ha un nuovo inserto culturale, allegato al giornale ogni venerdì. Prende il nome dal padre della stampa a caratteri mobili, Johannes Gutenberg, e non è dunque un caso che il primo numero si sia aperto con un intervento del card. Josè Tolentino de Mendonca, prefetto del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione, dal titolo: “Sappiamo che cos’è un libro?”. Interessante la risposta del porporato, che è anche poeta e scrittore: “Un libro è un laboratorio portatile interiore, un tessitore di comunità, un rifugio nella foresta o un sentiero per l’oltre”.

Chi ha inventato il libro – riflette ancora Tolentino – ha inventato il silenzio della lettura, “quella forma intima di temporalità che rende l’incontro con il libro indissociabile dall’incontro con noi stessi”. Ha inventato il diritto universale all’istruzione, le biblioteche e la fiducia nella consistenza del linguaggio, l’umanesimo e la libertà di espressione, che è sempre inseparabile dalla libertà di vivere. Cartacei, elettronici, da toccare o da guardare, i libri continuano a essere l’elemento essenziale della vita intellettuale. Nonostante la rivoluzione digitale, continuiamo a non poterne fare a meno.

Spesso il libro è anche un gesto, un dono. Non per niente, il periodo che precede il Natale è il momento dell’anno in cui le librerie raddoppiano i fatturati. Ma il libro è anche gratuità e solidarietà, come a Lampedusa, dove i migranti che sbarcano dopo estenuanti odissee sono accolti con un “welcome kit” comprendente anche un piccolo libretto senza parole. Solo disegni in bianco e nero per essere colorati dai bambini e trasmettere un messaggio di amicizia capace di superare le barriere linguistiche.

Dal valore del libro ai volti della città fino alle tentazioni dell’Intelligenza artificiale, passando per temi quali la narrazione della pace e la trasformazione del lutto. Scorrendo i temi affrontati nei primi numeri, si vede come Gutenberg intenda tracciare un sentiero e accompagnare fra i temi ricorrenti nel dibattitto contemporaneo, muovendosi tra cultura e spiritualità, attualità ed etica. Alla prima parte monografica, seguono poi alcuni “percorsi” in cui si segnalano le novità letterarie, saggistiche, artistiche, cinematografiche, musicali, presentate non per genere artistico ma per tema, in un incrocio trasversale di mezzi e chiavi di lettura.

È una sfida impegnativa quella proposta da Avvenire: quella di rendere la cultura non più ristretta ed elitaria, ma potenzialmente disponibile a tutti. Sfogliando il quotidiano acquistato in edicola o cliccando sull’edizione digitale visualizzata sul proprio computer o cellulare.