Sant’Egidio in festa con le coppie di sposi

Una quarantina i coniugi che nel 2025 celebrano particolari anniversari di nozze. Due coppie ricordano i 66 anni di matrimonio. La festa è proseguita all'osteria "Santa Rita"

Domenica 9 febbraio, chiesa parrocchiale di Sant'Egidio: le coppie di sposi che nel 2025 celebrano particolari anniversari di nozze

Festa della famiglia per la comunità di Sant’Egidio di Cesena. Domenica 9 febbraio la Messa delle 11, presieduta dal parroco don Gabriele Foschi, è stata dedicata in particolare alle coppie di sposi che nel 2025 festeggiano particolari anniversari di nozze. Due le coppie più longeve: festeggiano i 66 anni di matrimonio Lamberto Turci e Pierangela Delvecchio e Vittorio Ambrogiani e Nazarena Alessandrini. Ha concelebrato don Werther Domeniconi. All’altare anche i diaconi Giampiero Morigi, Moreno Orlandi e William Tafani. Una quarantina le coppie presenti alla celebrazione.

“Adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino

In riferimento al Vangelo della pesca miracolosa, il parroco don Gabriele Foschi ha proposto una riflessione prendendo spunto dalla poesia di Edgar Lee Masters “Barca con le vele ammainate”:

Molte volte ho studiato

la lapide che mi hanno scolpito:

una barca con vele ammainate, in un porto.

In realtà non è questa la mia destinazione

ma la mia vita.

Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;

il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;

l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.

E adesso so che bisogna alzare le vele

e prendere i venti del destino,

dovunque spingano la barca.

Dare un senso alla vita può condurre a follia,

ma una vita senza senso è la tortura

dell’inquietudine e del vano desiderio

è una barca che anela al mare eppure lo teme.

“Per la vita delle famiglie, e di ogni singolo, l‘invito è quello di aprire le proprie vite e lasciarsi portare e affidarsi a Dio – ha concluso don Foschi -. Non abbiate paura, non lasciate le barche ferme nel porto ma lasciatele andare nel mare aperto per coglierne la sua bellezza. Come cristiani, ancorati alla Sua Parola, non temiamo di prendere il largo, perché il nostro destino è un Padre che ci ama”.

La festa è proseguita per 185 persone con il pranzo servito dai volontari dell’osteria “Santa Rita” negli spazi parrocchiali di Santa Maria Nuova, dove è parroco don Alessandro Manzi, originario di Sant’Egidio.