Valle Savio
Sarsina rinsalda i legami con le città gemellate
Accolte centinaia di persone arrivate da Grebenstein, Lopik e Lezoux
Nei giorni scorsi Sarsina ha ospitato il tradizionale incontro di gemellaggio istituzionale con le città europee di Grebenstein (Germania), Lopik (Olanda) e Lezoux (Francia).
All’evento hanno partecipato circa 30 rappresentanti per ciascuna delegazione, per un totale di quasi 100 persone, tutte accolte con calore dalle famiglie sarsinati e della valle del Savio.
A coordinare l’intera organizzazione è stato il Comitato di Gemellaggio di Sarsina, oggi guidato da Simone Bartolomei e Mirka Matassoni, che da oltre sessant’anni mantiene viva questa preziosa tradizione di amicizia internazionale.
Quattro giorni in Romagna
Il soggiorno, durato circa quattro giorni, ha immerso gli ospiti nella Romagna più autentica, offrendo occasioni di scoperta, confronto e condivisione. Il programma ha rappresentato un’opportunità per rafforzare i rapporti tra le quattro città e per pianificare le prossime iniziative comuni, tra cui la partecipazione ai mercatini di Natale in Germania, l’organizzazione della “Youth Week” e del prossimo incontro di gemellaggio istituzionale.
Uno dei momenti più significativi è stato l’incontro istituzionale alla presenza dell’onorevole Rosaria Tassinari, delegata del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, e di Milena Garavini, rappresentante di Aicre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa). Per l’Amministrazione: “L’occasione ha permesso di riflettere sul cammino condiviso delle città gemellate e sulle sfide future di questo legame sempre più attuale”.
Rapporti personali
Durante l’incontro si è celebrato anche un anniversario molto speciale: i 50 anni di amicizia tra la famiglia Beltrami Migliori e la famiglia Debonne, simbolo di come i legami nati attraverso il gemellaggio possano diventare duraturi rapporti personali e familiari.
A suggellare lo spirito profondo di questo gemellaggio è stato il racconto di una scoperta storica: grazie al lavoro congiunto delle delegazioni, è stato possibile ricostruire la vicenda di un giovane soldato italiano che, nel 1944, trovò rifugio in un fienile a Lopik insieme ad altri connazionali, sfuggendo alla prigionia tedesca. Una storia rimasta nascosta per decenni e riportata alla luce grazie all’aiuto di Keese e Ans Antijes, ora restituita alla memoria collettiva come simbolo di solidarietà e speranza.
Il commento del sindaco
“Un sentito grazie va al Comitato di Gemellaggio per l’instancabile impegno e a tutte le famiglie che hanno aperto le porte delle proprie case, rendendo possibile un’accoglienza autentica e calorosa,” ha commentato il sindaco di Sarsina Enrico Cangini. “Questo spirito di comunità è il vero cuore del nostro gemellaggio.”