Sarsina, tutto pronto per il Plautus Festival

Domenica 6 luglio l'anteprima con "Casinaria". Attesa per il "Trapulon" di Aldo Spallicci

Un'immagine di scena

Con “Casinaria”, commedia  liberamente tratta da tre opere di Plauto, presentata in occasione della Festa Romana, alle 21,15 di domenica 6 luglio in piazzetta Lucio Pisone, ha inizio il Plautus Festival di Sarsina.

Commedie antiche

Giunto alla 65esima edizione, è davvero un bel record che colloca la manifestazione tra le più longeve e affermate in campo nazionale. Il cartellone, che comprende 14 spettacoli, quattro dei quali nella piazzetta Lucio Pisone, si presenta, come sempre, piuttosto vario, in grado di soddisfare tutti i gusti degli amanti del teatro. Innanzitutto c’è Plauto con “Anfitrione” (23 luglio) e “Trapulon” (1 agosto); immancabile poi il dramma antico con “Oreste” di Euripide (12 agosto) al quale si potrebbe aggiungere “Edipo tragedia cieca” di Giampiero Pizzol (20 luglio), spettacolo messo in scena da persone non vedenti. Restando nel campo della classicità ecco “Apologia di Socrate – Dialogo sulla giustizia“ di Platone (27 luglio). Per il teatro rinascimentale, in particolare quello inglese, ecco “Volpone” di Ben Jonson (9 agosto) e anche “Amleto. Un granello nell’occhio della mente” di Manuele Morgese (22 luglio). Non mancano poi due spettacoli che si rifanno ampiamente alla Commedia dell’arte: “Commedia incompiuta” di Luca Cairati (3 agosto) e “Arlecchino muto per spavento” di Marco Zoppelli (16 agosto).

Testi moderni

Nella programmazione figurano inoltre “L’Odissea delle donne”, spettacolo tratto dal romanzo di Marilù Oliva: L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre. Si tratta di una riscrittura molto moderna del celebre poema omerico divenuta un best seller. (6 agosto). Un testo altrettanto moderno, pur di argomento di secoli fa è “Non fui gentile, fui Gentileschi” di Roberto D’Alessandro e Federico Valdi, il racconto della vita delle famosa artista Artemisia Gentileschi (12 luglio). E ancora “Fra. San Francesco la superstar del Medioevo” di Giovanni Scifoni (13 agosto), che comprende laudi medioevali ed esecuzioni musicali con strumenti antichi. Il cartellone è completato da “Biglietto da visita” (Carte de visite) ,un insieme di racconti visuali e sonori messi in scena dagli allievi della Ecole internationale de mime corporel dramatique di Parigi, diretta da Natalie Stadelmann e dal sarsinate Ivan Bacciocchi (25 luglio).

Per coloro che negli spettacoli cercano per prima cosa i nomi di attori più o meno famosi, va segnalata la presenza di Debora Caprioglio, Emilio Solfrizzi, Pino Quartullo, Edoardo Siravo, che è anche il direttore Artistico del Plautus Festival.

Tutte le curiosità di “Trapulon”

La maggiore curiosità è la commedia “Trapulon” dell’1 agosto. Sarebbe  sbagliato considerarla sbrigativamente come una delle tante in dialetto romagnolo. Si tratta della traduzione della commedia “Pseudolus” di Plauto fatta dal noto poeta, scrittore di cose romagnole, originario di Santa Maria Nuova in comune di Bertinoro Aldo Spallicci (1886-1973). La traduzione è molto fedele al testo originale plautino. Spallicci, ottimo conoscitore dei classici, ha trovato elementi capaci di adattarsi al senso di coralità che il dialetto possiede, che sembra arricchire i personaggi di una maggiore credibilità. Nel suo testo c’è una piacevole presentazione in 58 versi (Do’ paroli) e alla fine del primo atto, essendo previsto un breve intervallo come nelle rappresentazioni antiche, c’è un invito a una pausa musicale (Intant a v’ divartirì a sintì sunè l’urganen).

Pensando a una possibile rappresentazione, Spallicci si era rivolto a un suo amico musicista, Francesco Balilla Pratella, compositore futurista, per le musiche di scena composte nel 1947. Non si è certi se la commedia “Trapulon” sia stata rappresentata ma è certo che le musiche di Pratella non sono mai state eseguite sulla scena. Nel 2012 in occasione della XVI Lectura Plautina Sarsinatis dedicata alla commedia “Pseudolus”, la musicologa Roberta De Piccoli ha comunicato di avere trovato le partiture originali di Pratella nella biblioteca di Lugo con l’indicazione dei singoli strumenti e i momenti precisi degli interventi musicali nel corso della rappresentazione. In questo spettacolo, le musiche saranno eseguite per la prima volta dal vivo, una vera prima assoluta, dall’ensemble Unicamusica Romagna: Paolo Freschi (flauto), Paolo Giulianini (oboe), Stefano Bertozzi (clarinetto), Maikol Cavallari (corno), Francesco Ulivi (tromba). La messa in scena è della Bottega del Teatro Franco Mescolini con Camillo Grassi (Pseudolus/Trapulon) e Barbara Abbondanza.