Sempre più Comuni camminano nel solco della “Fratelli tutti”

L'intesa tra Anci e la Fondazione voluta da papa Francesco è già stata approvata in sei Consigli comunali del cesenate

Crescono giorno dopo giorno, anche in Romagna, gli enti locali pronti a camminare sul solco della “Fratelli tutti”, l’enciclica del compianto papa Francesco.

I Consigli comunali di Cesena, Mercato Saraceno, Savignano sul Rubicone e, più di recente, Gambettola, San Mauro Pascoli e Sarsina, hanno votato un documento di adesione all’intesa tra Anci (l’associazione dei Comuni italiani) e la Fondazione Fratelli Tutti, presieduta dal cardinale Mauro Gambetti (a lungo attivo nel santuario francescano di Longiano).

L’invito dell’associazione Zaccagnini

A porre il tema a livello locale è stata, nel febbraio scorso, l’associazione Benigno Zaccagnini di Cesena, con un invito a tutti i Comuni del territorio all’adesione a una rete ispirata dal principio della fraternità, in cui i soggetti pubblici collaborano tra loro in nome del bene comune, coinvolgendo cittadini e terzo settore.

«Sosteniamo la diffusione di uno spirito di collaborazione delle istituzioni con la società civile nel nome del bene comune – spiega Damiano Zoffoli, presidente dell’associazione di cultura politica –. Condividiamo inoltre gli obiettivi della fondazione Fratelli tutti, che mira a trasformare la fraternità e l’amicizia in una cultura condivisa, capace di ispirare scelte personali e sociali come antidoti alla violenza e alla guerra, oltre che a impegnarsi sui temi della fragilità e povertà».

Porte aperte a nuove adesioni

Nei sei Comuni del territorio citati, l’Ordine del giorno è stato approvato senza voti contrari (o all’unanimità o con astensioni e qualche assenza): «Invitiamo anche gli altri Comuni romagnoli ad aderire – continua Zoffoli –. Le parole chiave del documento (“servire, dialogo, ponti, cura”) sono state riprese anche nei primi interventi del pontificato di Leone XIV. E si pongono in scia con la 50esima settimana sociale dei cattolici italiani, tenutasi la scorsa estate a Trieste, quando papa Francesco richiamò il sistema di “ponti tra le città del mondo” immaginato negli anni ’50 dal sindaco di Firenze Giorgio La Pira».

Le porte sono aperte, dunque, a tutti i Comuni pronti a impegnarsi a rispondere alla “fame di comunità” in atto nella società: «Tutto è politica, dall’impegno in una corsia di ospedale, a quello in famiglia. Gli amministratori locali devono aprirsi a nuove alleanze con i cittadini, per rispondere alle sfide di questo tempo e riuscire a costruire il bene comune»  conclude Zoffoli.

[L’articolo è stato modificato il 7 luglio aggiungendo il Comune di San Mauro Pascoli]