Servizio civile universale, due progetti in Caritas

È uscito nei giorni scorsi il bando per il Servizio civile universale rivolto a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni.

La Caritas di Cesena-Sarsina ha presentato, assieme alle Caritas di Forlì-Bertinoro e Rimini, due progetti:

  • “Giovani in ascolto”, per l’assistenza di persone in condizione di disagio o esclusione sociale: presso il Centro di ascolto di Cesena, tre posti più uno riservato a giovani con bassa scolarizzazione (titolo di studio non superiore al diploma di scuola secondaria inferiore)

  • “Cresco con te”, in educazione e animazione culturale verso minori: un posto presso la sede della Pastorale giovanile più uno riservato a giovani con bassa scolarizzazione; un posto presso l’oratorio di Case Finali più uno riservato a giovani con bassa scolarizzazione; un posto presso l’oratorio di San Vittore. 

I progetti hanno una durata di 12 mesi (1.145 ore annuali su 5 giorni settimanali) e partiranno a fine maggio. Previsto un assegno mensile di 507,30 euro.

La domanda (una sola) va presentata esclusivamente online, tramite Spid, entro le 14 del 15 febbraio prossimo, all’indirizzo: httpss://domandaonline.serviziocivile.it/.

Per informazioni: 0547 22423 (referente Giulia Matassoni) o serviziocivile@caritascesena.it.

Pubblichiamo di seguito la testimonianza di un giovane che sta svolgendo il servizio civile in Caritas. 

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Mi chiamo Francesco e sto facendo il servizio civile con la Caritas di Cesena da maggio 2023 presso l’oratorio di Case Finali. Le attività principali sono prendersi cura dei bambini, aiutarli nei compiti, organizzare momenti di gioco libero e socializzazione.

Ho scelto di fare servizio civile per due motivi: primo, avevo bisogno di tempo per decidere cosa fare una volta finita la scuola, secondo, mi piace stare a contatto con i bambini e il servizio civile mi ha offerto l’occasione giusta al momento giusto.

Sono una persona piuttosto altruista e che vuole aiutare il prossimo, sono operatore socio-sanitario ma non sono sicuro che sia il lavoro che faccia per me, e ho pensato che la Caritas poteva indicarmi la strada giusta, tenendo in considerazione le mie caratteristiche e passioni. Grazie all’esperienza che ogni giorno faccio a nella parrocchia di Case Finali ho modo di scoprire e approfondire vari aspetti legati al mondo dei bambini, sia dal punto di vista educativo che culturale, diverso per ognuno di loro, comprese le difficoltà scolastiche a cui possono andare incontro.

A operare nella sede oltre ai volontari di servizio civile ci sono anche volontari “puri” che tuttavia si alternano in base alla propria disponibilità di tempo e questo impegna molto nelle attività di coordinamento. Ho avuto la fortuna di legare molto con il mio collega Nicolas, anche lui volontario in servizio civile, con Lisa, la nostra operatrice locale di progetto, e con qualche nostro coetaneo conosciuto durante le attività nella sede.

Il servizio civile prevede anche momenti di formazione: alcuni sono stati per me argomenti completamente nuovi e altri già conosciuti, come psicologia, ma sempre utili e interessanti da “rispolverare”. Oltre alla formazione sono previste visite a luoghi significativi come quella al Museo del deportato a Carpi e la visita al Comitato di Annalena Tonelli, che mi hanno particolarmente colpito, dato che non ne ero a conoscenza e a scuola non ne avevo mai sentito parlare.