“Si può fare!”: un mese di eventi per i diritti delle persone con disabilità

Il prossimo evento in calendario sarà lo spettacolo "A place of safety", in scena sabato 29 novembre al teatro Bonci

I partecipanti alla conferenza stampa

Durante la conferenza stampa di questa mattina, i Servizi sociali dell’Unione Valle del Savio e il Tavolo del dialogo permanente della disabilità hanno presentato il programma di iniziative in vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra il 3 dicembre.

La terza edizione di “Si può fare!”

Un mese di eventi dedicati ai diritti delle persone con disabilità. In vista del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, arriva a Cesena e in tutto il territorio cesenate la terza edizione di “Si può fare!”, un progetto che include una serie di iniziative dedicate ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità. Il calendario degli eventi è stato presentato durante la conferenza stampa di questa mattina dai Servizi sociali dell’Unione Valle del Savio e dal Tavolo del dialogo permanente della disabilità.

Il calendario delle iniziative

Il programma ha preso il via giovedì 20 novembre con la marcia “Io valgo, io so fare”, dove, tra le vie del centro, cartelloni e slogar affermavano il diritto di ogni persona con disabilità a essere protagonista della propria storia e della società e proseguirà fino al 19 dicembre. “Il calendario è molto ricco – sottolinea Carmelina Labruzzo, assessora ai Servizi per la persona e la famiglia – sarà un mese composito, un’occasione irripetibile per fare cultura riguardo al tema trasversale della disabilità, che, in quanto tale, ha bisogno di essere conosciuto”.

Il prossimo evento in calendario sarà lo spettacolo “A place of safety”, in scena sabato 29 novembre, alle 20,30, al teatro Bonci. La rappresentazione sarà sovra titolata e diffusa con il sistema a induzione magnetica (hearing loops), che si inserisce nell’ambito del percorso “Teatro per tutt*“, in collaborazione con Ert, teatro Bonci e Fiadda. Lo spettacolo verrà replicato domenica 30 novembre alle 16, in una versione audio descritta e corredata da un tour tattile, realizzata con il contributo del centro Diego Fabbri Ets di Forlì per il progetto “Teatro no limits“.

Sempre domenica 30 novembre, alle 18, la sala Primavera tre presso la sede Auser, ospiterà “MusicalMente!”, concerto per “coro di matti, tamburi e altri stravaganti strumenti”, a cura dell’associazione Quelli di sempre.

Nella chiesa di Sant’Agostino, dal 3 all’11 dicembre, sarà visitabile il Presepe dell’inclusione, realizzato dall’associazione Pronatura Cesena e dalla cooperativa Cils. L’inaugurazione si terrà mercoledì 3 dicembre alle 10.

In Biblioteca Malatestiana, il 3 dicembre alle 17, si terrà un pomeriggio di letture animate in italiano e in Lingua dei segni italiana (Lis), organizzate in collaborazione con l’Ente nazionale sordi di Forlì-Cesena.

Sempre mercoledì 3 dicembre, alle 21, il teatro Bogart accoglierà lo spettacolo “Edipo, tragedia cieca“, della compagnia inCompagnia, con testo di Giampiero Pizzol, regia di Daniela Piccari e produzione del centro Diego Fabbri Ets di Forlì.

Giovedì 4 dicembre un momento di incontro e condivisione con il “Pranzo in Comune” a palazzo Pesarini di San Piero in Bagno, durante il quale i ragazzi del Centro socio riabilitativo diurno “Centro anch’io” della cooperativa L’alveare pranzeranno insieme all’Amministrazione comunale di Bagno di Romagna.

Sempre nella mattinata del 4 dicembre, presso l’Istituto tecnico economico “Renato Serra” di Cesena, si
svolgeranno i laboratori sportivi inclusivi “Trasformare un limite in una risorsa”, accompagnati dalla
testimonianza di Annalisa Minetti, madrina delle Paralimpiadi invernali di Cortina, collegata in videoconferenza. L’iniziativa è curata dalla Polisportiva Anffas Cesena Asd/Aps Ets.

Infine, a partire dal primo dicembre e per tutto l’anno scolastico 2025/2026, nelle scuole primarie di Cesena i bambini potranno partecipare ai laboratori di educazione civica “Le bandierine dell’inclusione”, volti a sensibilizzare le nuove generazioni ai temi del rispetto, della diversità e dell’inclusione, promossi da Anffas Cesena Aps con la partecipazione degli autorappresentanti e degli Alternativi.

Il lavoro dei Servizi sociali dell’Unione Valle del Savio

Nell’ottica di costruire una comunità in cui ciascuno possa esprime le proprie capacità, il lavoro del Tavolo di dialogo permanente sulla disabilità, coordinato dai Servizi sociali dell’Unione Valle del Savio, si sviluppa nel corso di tutto l’anno. Le persone con disabilità prese in carico dai Servizi sociali dei comuni Valle del Savio, al 31 dicembre 2024, sono 708, di cui 168 minori. La presa in carico consiste in una serie di attività di progettazione, definizione e concretizzazione di progetti inclusivi e personalizzati, in collaborazione con l’Ausl, l’ambito scolastico, il Centro per l’impiego, il Terzo settore e altri attori del territorio. I servizi spaziano dalle strutture di accoglienza 24 ore (363 persone), ai centri diurni (70 persone), ai laboratori occupazionali (101 persone), a interventi a sostegno della domiciliarità (85 persone), educativi e per l’inserimento lavorativo e occupazionale (34 persone). Negli ultimi anni sono state sviluppate azioni per il tempo libero e la socializzazione con il contributo del Terzo settore. “Il nostro obiettivo – dice Claudia Resi, responsabile del servizio anziani e servizio alla persona adulta con disabilità del settore Servizi sociali – è essere molto capillari sul territorio, lavorare con impegno sulle iniziative che possono rispondere ai bisogni delle persone”.

Il progetto Vivere Cesena 3.0

Durante la conferenza stampa è stato presentato il progetto “Vivere Cesena 3.0: la lente dell’accessibilità”, a cura della Rete abilità diverse, dedicato alla diffusione di una cultura dell’accessibilità diffusa e condivisa. “Credo molto in questo progetto – dice Lorenzo Plumari, assessore allo Sviluppo economico, partecipazione e quartieri – che mira ad andare oltre a ciò che già abbiamo fatto. Vogliamo intervenire in modo più incisivo per riportare la gente nel centro storico, abbattere le barriere e renderlo accessibile a tutti“.