Cesena
Solidarietà e sanità: da tre Bcc del territorio donazione all’Ausl della Romagna
Bcc Romagnolo, La Bcc Ravennate Forlivese e Imolese e Riviera Banca: i presidenti in conferenza stampa. L'elenco della strumentazione e attrezzatura diagnostica a supporto delle strutture ospedaliere di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini
Centocinquantamila euro per il potenziamento di servizi sanitari e assistenziali. A Cesena la presentazione dell’iniziativa solidale
Tre Bcc locali, una missio
Banche e sanità pubblica, solidarietà e comunità. Rappresentanti di tre Bcc del territorio e vertici dell’Ausl Romagna insieme, questa mattina nella sede dell’azienda sanitaria in piazza Leonardo Sciascia a Cesena, per la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa che le vede unite nella donazione di 150mila euro a potenziamento di servizi sanitari e assistenziali nei territori servizi dalle tre Bcc. Che sono la Bcc Romagnolo, la Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese (da statuto: La Bcc) e Riviera Banca.
I 150mila euro saranno utilizzati per l’acquisto di strumentazioni, attrezzature diagnostiche e mezzi di supporto operativo per le strutture ospedaliere di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. Nel dettaglio, sarà acquistato un mezzo di trasporto con pedana di carico per la Radiologia domiciliare dell’ambito di Cesena; un mezzo con pedana di carico per la radiologia domiciliare di Rimini; due monitor multiparametrici per la Cardiologia emodinamica di Forlì; un’apparecchiatura per la misurazione per l’Otorinolaringoiatria di Ravenna; un elettrobisturi per il blocco operatorio di Cesena; quattro defibrillatori che andranno a sostituire dispositivi datati.
Roberto Romagnoli, Bcc Romagnolo: “Fiducia ed efficienza sono un filo comune”
“La donazione da parte delle nostre tre Bcc va a rafforzare il rapporto con il territorio – ha sottolineato Roberto Romagnoli, presidente del Bcc Romagnolo -. Le banche e la sanità hanno la fiducia e l’efficienza come forti elementi comuni. Per noi, nei confronti dei nostri clienti. Per l’Ausl, nei confronti dei malati. Un ‘filo conduttore’ che deve essere sostenibile nel rispetto di ogni interlocutore. La nostra è un’azione che guarda oltre al valore economico”. Ha proseguito la riflessione il direttore generale del Bcc Romagnolo Fausto Poggioli: “Primo obiettivo, è tenere in ordine la banca. Siamo direttori di realtà che non hanno come fine il profitto, ma il tornare alla comunità: cerchiamo di farlo al meglio affinché siano sempre più possibili iniziative come queste”.
Giuseppe Gambi, La Bcc: “Rinsaldare uno stile di lavoro”
Insieme, le tre Bcc romagnole che aderiscono al Gruppo Iccrea ogni anno destinano tra i 5 e i 6 milioni di euro a per erogazioni dirette, tra beneficenza e sponsorizzazioni. Ciascun istituto in proporzione ai risultati di bilancio. “Siamo banche della comunità, a servizio delle persone che affianchiamo per trasformare sogni in progetti – ha sottolineato Giuseppe Gambi, presidente de La Bcc -. L’Ausl è al primo posto tra gli interlocutori a cui ogni anno vengono destinati fondi, a sostegno dell’efficienza strutturale e professionale della sanità sul territorio: un valore aggiunto per la comunità e per le persone che vi cercano servizi di livello. Unire tre Bcc locali è un rinsaldare uno stile di lavoro: dal territorio, vicino alle persone”.
A Cesena il servizio di Radiologia domiciliare
Parte dei contributi andrà all’acquisto di un mezzo con pedana per la Radiologia domiciliare di Cesena. “A un anno dall’attivazione sul territorio faentino, il servizio ha raggiunto l’obiettivo – ha riportato l’esperienza di Faenza Roberta Mazzoni, direttrice del distretto sanitario di Ravenna -. In un anno siamo entrati in 200 tra case private, residenze per anziani e carcere di Ravenna, dove è stato possibile fare radiografie evitando il disagio dei trasferimenti in ospedale, ‘sorpassando’ così la criticità che oggi riguarda i trasporti sanitari non in urgenza. Abbiamo così qualificato il percorso dei pazienti, con un servizio molto gradito dalle famiglie e dei tecnici professionisti che escono dall’ospedale e vanno dove si trova il malato: una modalità nuova di esercitare la professione”.
Ha concluso gli interventi il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori. Il patrimonio tecnologico in carico all’Ausl Romagna ha un valore di 250 milioni di euro. “La sanità non può essere massivamente efficiente senza lo spirito critico del contesto economico del territorio – ha sottolineato – continueremo nell’ascolto per ottimizzare i vostri interventi affinché ci siano sempre più vantaggi per la comunità. Con una visione di insieme che porti a rendere meno burocratico il lavoro del medico e faciliti l’accesso alle prestazioni sanitarie. Cercando di fare prima le cose giuste. E poi fare bene le cose giuste”.