Sostentamento del clero, “atto di responsabilità ecclesiale”

Il cardinal Matteo Zuppi è intervenuto al convegno nazionale in corso a Bologna

foto Francesco Zizola - AgenSir

“Tutti i fedeli devono sentirsi responsabili e protagonisti del vivere e dell’agire nella Chiesa”. È quanto ha affermato il cardinale Matteo Zuppi aprendo i lavori del convegno nazionale “1985-2025 – Quarant’anni di sostentamento del clero: ieri, oggi e domani”, promosso dall’Istituto centrale per il sostentamento del clero (Icsc) e in corso a Bologna fino al 5 giugno.

Cardinal Zuppi: “Verificare criticità e margini di aggiustamento”

Il presidente della Cei ha esortato a “proseguire nel cammino intrapreso verificando i profili di criticità che il sistema ha registrato e i margini di aggiustamento e miglioramento”.

Per monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, “il vero sostegno al ministero nasce dalla comunione, e ogni riforma autentica è sempre un atto di fedeltà, non una rottura”.

L’importanza di rendere comprensibile e accessibile il sistema

Il convegno celebra i quarant’anni dalla legge n. 222/1985 che ha riformato i rapporti tra Stato e Chiesa, superando il sistema della congrua e dei benefici ecclesiastici. Tra i relatori anche monsignor Luigi Testore, presidente dell’Icsc, che ha ribadito “l’importanza di rendere comprensibile e accessibile il sistema”, e il direttore Claudio Malizia, che ha parlato del “legame tra competenza gestionale e vocazione ecclesiale”. Interventi anche di Giulio Tremonti e Cesare Mirabelli.