Cesena
Studiare le cause delle guerre per cercare la pace
Settimana di approfondimenti civici al Versari-Macrelli
L’Istituto professionale ‘Versari-Macrelli’ di Cesena dedica una settimana di educazione civica all’analisi dei conflitti internazionali e alla promozione della cultura di pace.
L’iniziativa è stata decisa dal Collegio dei docenti che, “prendendo atto delle azioni mostruose ed inaccettabili che, a livello internazionale, hanno colpito e continuano a colpire persone innocenti in modo indiscriminato e sproporzionato”, hanno deciso di intraprendere un’azione educativa concreta, capace di rispondere in modo attivo alle sfide globali poste dalle guerre in atto, riaffermando con forza la propria mission scolastica.
Gli studenti sono coinvolti in un percorso didattico multidisciplinare che indagherà cause storiche, sociali, economiche e politiche delle guerre in corso, con particolare attenzione a due scenari oggi al centro dell’attualità: il conflitto israelo-palestinese e quello tra Russia e Ucraina.
Tra Terra Santa e Ucraina
Nel primo caso, la riflessione si concentra sulla drammatica situazione della Striscia di Gaza, oggetto di accuse da parte di osservatori e istituzioni internazionali per gravi violazioni dei diritti umani. Un tema complesso e doloroso, che sarà affrontato con spirito critico per stimolare negli studenti domande sul ruolo della comunità internazionale e sulle responsabilità dei diversi attori.
Il secondo approfondimento riguardala guerra in Ucraina, che, nonostante i ripetuti appelli al dialogo, continua a produrre devastazioni e ad alimentare tensioni globali. L’analisi non si limiterà agli aspetti storici e politici, ma prenderà in esame anche le conseguenze umanitarie e i rischi legati a nuove escalation.
Gli studenti hanno inoltre programmato un’assemblea d’Istituto destinata al triennio, invitando uno dei partecipanti della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria internazionale volta a portare aiuti nella Striscia di Gaza.
La posizione del dirigente scolastico
“In un’epoca segnata da profonde crisi e incertezze, la scuola deve essere un faro di conoscenza e umanità – ha dichiarato il dirigente scolastico Giuseppe Messina -. Questo progetto è la nostra risposta. Vogliamo fornire ai nostri studenti gli strumenti per decifrare la realtà, superare la semplificazione e costruire una visione del futuro basata sul rispetto reciproco, sulla comprensione e sul rifiuto di ogni violenza. È un dovere morale e pedagogico che il nostro Collegio docenti ha abbracciato con grande senso di responsabilità”.