Rubicone
Un anno di eventi per i due secoli della Stamperia Pascucci
Da sette generazioni la famiglia di Gambettola è simbolo di cultura popolare romagnola
Da sette generazioni e da due secoli la famiglia Pascucci di Gambettola è simbolo di cultura popolare nella romagnola. Da dicembre 2025 a dicembre 2026 si terranno eventi per onorare l’importante traguardo.
Impossibile non emozionarsi mentre sul grande schermo scorrono le immagini che riassumono 200 anni di storia dell’arte artigiana, sulle melodiche note di sottofondo proposte dal duo Ciuma & Adele. È la palpabile sensazione avvertita nel Teatro comunale di Gambettola ieri sera, venerdì 17 ottobre, nel corso della serata-evento di presentazione al pubblico del calendario dei festeggiamenti per i suoi 200 anni di attività della stamperia Pascucci.
Gli ospiti della serata
La serata è stata introdotta dal saluto delle istituzioni presenti con il sindaco di Gambettola Eugenio Battistini a far gli onori di casa, seguiti da quelli di sostegno e vicinanza della Regione Emilia-Romagna rappresentata dall’assessora regionale alla cultura Gessica Allegni e conclusi dalla vicesindaca, assessora alla Cultura del Comune di Gambettola, Serena Zavalloni.
La Storia della cultura popolare in Romagna è stata al centro del dialogo fra Sandro Pascucci, direttore teatrale e membro della famiglia e il professor Alberto Mingotti, docente dell’Istituto d’Arte di Faenza e studioso degli usi e costumi romagnoli che ha focalizzato l’attenzione dei presenti sull’importanza della xilografia, l’incisione sul legno per produrre disegni su carta o tessuti.
Un simbolo della Romagna
Fondata nel 1826, la stamperia Pascucci di via Verdi è ancora oggi la stessa bottega che dalle origini non ha mai interrotto la sua attività, risultando essere nella ventina di famiglie più longeve in tutto il mondo che tramandano di generazione in generazione.
È guidata da Riccardo e Giuseppe Pascucci con i figli Matteo e Veronica, settima generazione della famiglia.
In Romagna in tutte le case si trova un grembiule da cucina, una tovaglia, un telo, uno strofinaccio una tenda stampati a mano dalla Stamperia Pascucci: non sono solo oggetti, sono simboli che raccontano di un popolo meglio di mille parole, sono memoria, identità, appartenenza e storia di cultura popolare diffusa.
Un museo vivente
Entrare nell’Antica Bottega di Gambettola significa varcare la soglia di un museo vivente con l’antico mangano del 1826, gli oltre 6mila stampi incisi a mano sugli scaffali che sono autentiche opere d’arte.
“La bottega non è soltanto legata alla tradizione. Cerca continuamente di proporre nuove presenze che però contengano il respiro del passato”. Così la definiva il poeta Tonino Guerra.
Mentre per il sindaco-poeta di Montiano, Fabio Molari “Si comincia da qui, di padre in figlio, tintori e stampatori. Due secoli di vita… il tempo vola!”.
Le collaborazioni, gli amici e personalità celebri
Oltre al citato Tonino Guerra, che ha valorizzato la propria poesia attraverso la stampa, dove le sue farfalle e le sue donne sono diventati segni distintivi della produzione Pascucci, il cantautore Lucio Dalla da frequentatore assiduo della Bottega ordinava tovaglie, tende, cuscini per la sua barca e le sue case ritenendo il segno della stamperia Pascucci unico e fatto da mani artigiane.
Tante altre celebrità hanno apprezzato la Bottega: il premio Oscar Roberto Benigni, il premio Nobel Dario Fo, affascinato dalla carta macchiata; Tinin Mantegazza creatore del celebre pupazzo Dodò de l’Albero azzurro; l’architetto Ilario Fioravanti; il pedagogo cesenate Gianfranco Zavalloni e proprio quest’anno, nella visita ufficiale in Italia dei reali inglesi, sua Maestà la Regina Camilla.
Un anno di festeggiamenti
Un anno intero di iniziative con incontri, laboratori, presentazioni di libri, visite guidate, spettacoli, veglie, sorprese culturali e tante mostre. Le celebrazioni ufficiali inizieranno a dicembre 2025 con una mostra diffusa a cielo aperto, dove le porte d’ingresso delle case del centro storico di Gambettola saranno addobbate con tende stampate a mano a tema natalizio con i personaggi del Presepe recanti frasi scritte da suor Maria Piva.
Le mostre saranno il filo conduttore e dopo la mostra natalizia il 17 gennaio 2026 nella sala Fellini ci sarà quella preziosa e storica delle Coperta da buoi in occasione della Festa di Sant’Antonio.
Durante l’estate le mostre saranno itineranti in diverse città della Romagna.
Nel nuovo Teatro Fulgor, il 15 gennaio, l’attore e scrittore Roberto Mercadini dialogherà con Chiara Pascucci che presenterà il nuovo lavoro editoriale dedicato alla storia della bottega.
Il calendario degli eventi è un work in progress in continuo aggiornamento. Ma c’è un punto fermo. Sarà il primo agosto (data che riconduce al 1826) la giornata clou con un grande evento culturale e ricreativo proposto in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Gambettola e la Regione Emilia Romagna.
Di seguito, qualche scatto dalla serata:



