Cesena
“Un Cantico sotto i nostri occhi”, al convento dei Cappuccini una mostra fotografica
Dedicata al Cantico delle Creature, nell'ottavo centenario della composizione, l'allestimento con fotografie di Paolo Carlo Bacchiocchi
“Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione…”
Una mostra nel giardino del convento dei Cappuccini
Nel 2025 si celebra l’ottavo Centenario della composizione del “Cantico delle creature“. Nell’occasione, al convento dei Cappuccini, a Cesena, verrà allestita una mostra fotografica sul Cantico delle Creature. In mostra le foto di Paolo Carlo Bacchiocchi.
È possibile visitare la mostra “Un Cantico sotto i nostri occhi”, allestita nel giardino del convento, mezz’ora prima e dopo l’orario delle Messe del giorno, nei giorni 2, 3, 9, 10, 11, 15, 16 e 17 agosto. Orari delle Messe: feriale, 18,30; prefestivo: 18,30; domenica: 10, 20,30.
Francesco d’Assisi nella primavera del 1225 trascorse 50 giorni presso il monastero di san Damiano. Lì, dopo una notte travagliata dai dolori delle sue malattie, ma anche visitata dal Signore che gli aveva dato la certezza del suo amore e della salvezza, Francesco compose il “Cantico delle creature”, inno di lode e di ringraziamento a Dio.
L’autore delle fotografie Paolo Bacchiocchi è nato a Milano nel 1062 e da oltre 20 anni vive a Cesena con la famiglia. Da 35 anni lavora come agronomo per Bayer. “La passione per la fotografia mi ha sempre accompagnato – si presenta Bacchiocchi -. Ho iniziato a usare la macchina fotografia a 8 anni (una Comet Bencini) con la quale fotografavo paesaggi e animali attorno a casa. In occasione della Maturità, ho rinunciato al motorino in regalo per una macchina professionale. In seguito ho frequentato corsi di fotografia con il maestro Battista Landi, con il quale ho imparato le basi fotografiche e la tecnica del bianco e nero. Ho poi abbandonato per un po’ la fotografia con l’arrivo del digitale, che non capivo. Ma con il quale poi mi sono ‘riconciliato’ riscoprendone potenzialità e bellezza”.