Una rete per aiutare i talenti nascosti a fare impresa

Presentato il progetto europeo Isihub Romagna. Il Cercal e Techne capofila

La squadra di Isihub Romagna

Enti pubblici e privati insieme per promuovere chi fa impresa partendo da condizioni svantaggiate.

Fondi europei

Presentato oggi, in municipio a Cesena, il progetto regionale Isihub Romagna, piattaforma italiana del progetto Interreg Task4isi finanziato dall’Unione europea con 2,6 milioni di euro, che aiuta con formazione e consulenza a fare impresa. Sul territorio il finanziamento è di 228mila euro.

Nuovo paradigma di sviluppo

Soddisfatto l’assessore allo Sviluppo economico del comune di Cesena Lorenzo Plumari: “Tanti partner si sono riuniti attorno a un obiettivo unico e condiviso, quello di offrire la possibilità di esprimere i propri talenti rimanendo nel territorio. Si tratta di una piattaforma di comunità che si fonda sul binomio pubblico-privato per costruire insieme un nuovo paradigma di sviluppo”.

La Romagna per la quota Italia

Il progetto, ha sottolineato Stefania Presti, vicesindaca del comune di San Mauro Pascoli, “aiuta chi ha meno opportunità, i talenti nascosti che hanno bisogno di essere accompagnati. Abbiamo risposto alla chiamata dell’Europa rappresentando il nostro Paese nelle cinque regioni partner, con altrettanti hub: Croazia, Polonia, Germania, Ungheria e Italia, appunto con Isihub Romagna”. Capofila dei partner locali sono il comune di San Mauro Pascoli con il Cercal e il consorzio nazionale Open con la gestione sul territorio in capo a Techne. Nella stessa rete ci sono altre 15 realtà, tra cui associazioni di categoria, l’incubatore CesenaLab, la Camera di commercio, RomagnaBanca e Unibo con il campus di Cesena.

Un momento della conferenza stampa

Per le categorie svantaggiate

Il progetto è partito da un Rapporto europeo secondo il quale ci sarebbero 7,5 milioni di imprenditori in più nell’area Ue se tutte le categorie fossero attive nella creazione di imprese come il target “uomini 30-49 anni”, identificato come il più propenso a fare impresa. In Italia, nello specifico, si stima che ci sarebbero 1,6 milioni di imprenditori in più. Obiettivo dichiarato è avvicinare e valorizzare gli altri target per ridurre il gap, a partire dalle donne e dai giovani, seguiti da senior over 50, dalle persone di origine straniera e, in misura minore, disabili e persone con fragilità sociali in uscita da percorsi giudiziari.

Due percorsi formativi al via

“Il percorso pilota – ha spiegato Serena Musolesi, amministratore delegato del Cercal di San Mauro Pascoli – è partito lo scorso 6 ottobre per concludersi a maggio 2026. Sono previste 20 ore di formazione in gruppo e 10 di attività individuale, tutte gratuite. I partecipanti sono 27 aspiranti imprenditori. Di questi, i giovani sono il 27 per cento e le donne il 50 per cento. In avvio c’è un ulteriore gruppo per 15 neo imprese da accompagnare nella crescita, evitando che muoiano pochi anni dopo l’apertura”. Per iscrizioni, scrivere a: barbara.bovelacci@mailtechne.org o a fabiana.concordia@mailtechne.org.

Alcuni progetti

Fra i progetti che partecipano al percorso, ha detto Mers Benevides, tutor di Isihub Romagna, “la parola chiave è diversità. Si va da quelli hi-tech a quelli più tradizionali. Uno di questi punta alla diagnosi preventiva dei tumori tramite Intelligenza artificiale. Abbiamo un progetto per rafforzare la privacy. Spazio anche a un Art cafe e a un’iniziativa a sostegno del turismo montano. Si vuole creare anche un’etichetta fonografica per ragazzi con disabilità e un’impresa realizzata da persone autistiche“.