Dalla Chiesa
Vent’anni fa moriva Giovanni Paolo II, sulla tomba candela donata da papa Francesco
Il cardinale Parolin alla Messa di anniversario: "Wojtyla non ha mai cercato di piacere agli uomini, ma a Dio"
Vent’anni fa moriva san Giovanni Paolo II. Erano le 21,37 del 2 aprile 2005.
Messa nell’anniversario
Wojtyla “considerava il mistero dell’Incarnazione come il centro della storia universale” e da questa certezza traeva la forza per parlare ai popoli e ai governanti “perché fossero consapevoli delle loro responsabilità per la difesa della giustizia, della dignità delle persone umane, della pace”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, oggi pomeriggio, nell’omelia per i vent’anni dalla morte di Giovanni Paolo II, nella Basilica di San Pietro.
“Instancabile servizio per la pace”
“Ricordiamo il suo instancabile servizio per la pace – ha aggiunto – i suoi moniti appassionati, le iniziative diplomatiche per cercare fino all’ultimo di scongiurare le guerre”. Parolin ha rievocato anche “la sua ultima Pasqua, la preghiera della folla accompagnata dall’immagine del Papa abbracciato alla croce nella sua cappella, l’afflusso incontenibile di fedeli per l’ultimo saluto”.
“Vita trasparente davanti a Dio”
“Tutta la sua vita si è svolta in trasparenza davanti a Dio – ha affermato – e qui sta uno dei fondamenti del suo straordinario coraggio”. Giovanni Paolo II “non ha mai cercato di piacere agli uomini, ma a Dio”. Il cardinale ha infine invocato la sua benedizione: “Benedica questa Chiesa in cammino, perché sia pellegrina di speranza. Benedica questa umanità lacerata e disorientata, perché ritrovi la via della sua dignità e della sua altissima vocazione”.
La candela sulla tomba
Il cardinale Stanislaw Dziwisz, segretario particolare di papa Wojtyla, al termine della Messa, ha acceso una candela sulla tomba di san Giovanni Paolo II. La Sala stampa della Santa Sede fa sapere che è stata donata stamane da papa Francesco appositamente per questo scopo.
